Julius Kugy (Gorizia, 19 luglio 1858 – Trieste, 5 febbraio 1944) è stato un alpinista austro-ungarico ed è considerato il padre dell'alpinismo moderno nelle Alpi Giulie.
La madre Giulia Vessel era
triestina mentre il padre Pavel era carinziano ma si era trasferito a Trieste
dove aveva fondato con un socio una ditta di importazione di merci coloniali
chiamata Pfeifer e Kugy.
In gioventù si appassionò alle
montagne grazie ai numerosi soggiorni presso il villaggio natale del padre,
Lind, vicino ad Arnoldstein. Frequentò il Ginnasio nel porto austriaco e proseguì
gli studi universitari a Vienna dove si laureò in giurisprudenza nel 1882. Alla
morte del padre si dedicò alla gestione dell'azienda familiare senza però
trascurare l'alpinismo.
Anche se ebbe modo di esplorare
gran parte delle Alpi, dedicò la sua intera carriera alpinistica a scalare le
vette delle Alpi Giulie, aprendo non meno di 50 nuove vie, assieme a guide
locali; note furono la scalata al Jôf di Montasio e quella alla Škrlatica.
Oltre all'alpinismo Kugy coltivava molti altri interessi fra cui la scrittura, la musica e la botanica. Assieme all'amico Albert Bois de Chesne organizzò un giardino botanico alpino, e durante le sue escursioni si dedica anche a rilievi botanici, cercando in particolare una pianta, la Scabiosa Trenta, che si rivelerà poi inesistente. In ambito musicale, con altri appassionati di musica fonda la Società dei Filarmonici, un'orchestra di musicisti non professionisti e il Coro Palestriniano; agli inizi del XX secolo donò alla chiesa cattolico-armena dei Mechitaristi di Trieste un organo che suonerà spesso alla domenica durante le celebrazioni.
Oltre all'alpinismo Kugy coltivava molti altri interessi fra cui la scrittura, la musica e la botanica. Assieme all'amico Albert Bois de Chesne organizzò un giardino botanico alpino, e durante le sue escursioni si dedica anche a rilievi botanici, cercando in particolare una pianta, la Scabiosa Trenta, che si rivelerà poi inesistente. In ambito musicale, con altri appassionati di musica fonda la Società dei Filarmonici, un'orchestra di musicisti non professionisti e il Coro Palestriniano; agli inizi del XX secolo donò alla chiesa cattolico-armena dei Mechitaristi di Trieste un organo che suonerà spesso alla domenica durante le celebrazioni.
Nel 1915, allo scoppio della Prima guerra mondiale si arruolò volontario nell'esercito austro-ungarico benché avesse 57 anni. Durante la Prima guerra mondiale, grazie alla sua vasta conoscenza
del fronte dell'Isonzo con il ruolo di ufficiale Alpenreferent, cioè consulente
alpino, svolgerà un ruolo fondamentale predisponendo le difese sullo Jôf Fuart, realizzando diversi osservatori per permettere agli obici austriaci di colpire accampamenti e batterie italiane in Val Dogna, effettuando numerose ricognizioni con i comandanti dei reparti d'assalto per individuare i punti deboli delle postazioni italiane attorno alla conca di Plezzo, alla vigilia della battaglia di Caporetto.
Al termine del conflitto, ormai
in età avanzata, smise di scalare e si dedicò completamente alla scrittura,
pubblicando libri e scrivendo su riviste specializzate; nel 1932 scrive la
propria biografia intitolata Arbeit, Musik, Berge - Ein Leben (La mia vita nel
lavoro, per la musica, sui monti).
Morì a Trieste il 5 febbraio 1944.
Intitolazioni e riconoscimenti
Morì a Trieste il 5 febbraio 1944.
C'era una volta...
Intitolazioni e riconoscimenti
A Julius Kugy, che parlava
correntemente tedesco, italiano e sloveno sono dedicate vie e monumenti in
Austria, Slovenia e Italia, come ad esempio il busto nel Giardino Pubblico M. Tommasini di Trieste.
A lui è intitolato anche un lungo percorso, risultante dall'unione di diversi sentieri, che permette di raggiungere tutte le vedette del Carso triestino.
Fonte: wikipedia
Busto di Julius Kugy, per i 150 anni della sua nascita (2008) |
A lui è intitolato anche un lungo percorso, risultante dall'unione di diversi sentieri, che permette di raggiungere tutte le vedette del Carso triestino.
Fonte: wikipedia
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