Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - I "santi di ghiaccio"


L'espressione santi di ghiaccio (o santi dell'ultimo ghiaccio o santi dell'ultimo freddo) fa riferimento, nella tradizione popolare, ad un brusco abbassamento delle temperature che si verifica annualmente nell'Europa centro-settentrionale in corrispondenza della sesta settimana dall'equinozio di primavera.





Le date di inizio e fine del fenomeno variano da zona a zona. I giorni  vengono solitamente indicati in numero di tre, considerando l'11, il 12, e il 13 oppure il 12, il 13 e il 14 maggio. A questi può inoltre aggiungersi, specie in Germania meridionale, Svizzera ed Ungheria, anche il 15 maggio, dedicato a Santa Sofia di Roma, chiamata in tedesco "die kalte Sophie", ovvero la fredda Sofia.

In Italia, si considerano solitamente il 12, il 13 e il 14 maggio (San Pancrazio, San Servazio e San Bonifacio di Tarso) e solo parzialmente l'11 maggio (San Mamerto).


Storia

Il fenomeno, come molti altri fenomeni meteorologici citati nella cultura popolare, pare abbia avuto una validità soprattutto prima della riforma gregoriana del calendario (1582), riforma che ha spostato in avanti le date del calendario giuliano.

Nonostante ciò, il fenomeno è ancora radicato nella cultura di vari Paesi, specie del nord-europa di fede luterana, dove la riforma gregoriana è entrata in vigore solo nel '700.


Spiegazioni scientifiche del fenomeno

Il fenomeno è avvalorato sia da antiche osservazioni dei contadini che da studi scientifici e sarebbe dovuto o ad uno "scontro" anticiclonico oppure allo scioglimento dei ghiacci in montagna.


I "santi di ghiaccio" nella cultura di massa

Questo fenomeno ha ispirato una poesia popolare in dialetto triestino intitolata I tre santi de iazo e scritta da Argimiro Savini, nella quale vengono descritte le conseguenze dell'improvviso abbassamento della temperatura, che si verifica con puntualità in quelle date, sulla popolazione del capoluogo giuliano.

Fonte: wikipedia

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