Il Carso è un altopiano roccioso calcareo allungato
in direzione nord-ovest e sud-est e situato in un'area di circa 500 mq che comprende la Slovenia e la Croazia, oltre che le province di Gorizia e Trieste, in Italia.
La sua altitudine è compresa tra i 300 e i 600 m.
I suoi confini naturali sono rappresentati dalla costa nord-orientale del Golfo di Trieste verso Sud-Ovest, dal bacino marnoso-arenaceo del Vipacco verso Nord-Est, dalla piana alluvionale dell'Isonzo verso Nord e Nord-Ovest e dal solco tettonico della Val Rosandra a Sud-Est unito al bacino marnoso-arenaceo di Beka Očisla e al Carso castelnoviano.
Nel 1500 esso aveva l'aspetto di una distesa calcarea molto brulla, a causa del disboscamento da parte di pastori. La riforestazione del massiccio avvenne grazie a Maria Teresa d'Austria (1717-1780), che fece piantare una robusta varietà di pino in grado di resistere alla aridità del terreno e agli sbalzi di temperatura provocati dalla bora.
La sua altitudine è compresa tra i 300 e i 600 m.
I suoi confini naturali sono rappresentati dalla costa nord-orientale del Golfo di Trieste verso Sud-Ovest, dal bacino marnoso-arenaceo del Vipacco verso Nord-Est, dalla piana alluvionale dell'Isonzo verso Nord e Nord-Ovest e dal solco tettonico della Val Rosandra a Sud-Est unito al bacino marnoso-arenaceo di Beka Očisla e al Carso castelnoviano.
I substrati
calcarei sono molto permeabili e ciò determina una diffusa aridità aggravata dall'azione termoriflettente delle rocce nude. L'elevata
permeabilità di questo substrato si deve alla fratturazione delle rocce
calcaree che ha dato luogo allo sprofondamento dei reticoli idrici ad una profondità di 200-500 m. Il carsismo è caratterizzato anche dalla presenza di numerosi fenomeni geologici come grotte e pozzi che si formano in
corrispondenza di fratture subverticali.
I laghi
carsici di Doberdò e Pietrarossa ed il torrente Rosandra costituiscono l'unico esempio di acque superficiali.
Il territorio offre oggi varie possibilità di escursioni e molti spunti sia naturalistici che storici: ne è un esempio il dinosauro Antonio, rinvenuto a metà degli anni '90 presso il Villaggio del Pescatore.
Il Carso durante la Prima guerra mondiale
Tristemente noto per le vicende storiche che l'hanno visto protagonista della Prima guerra mondiale, presenta ancora resti delle trincee e dei camminamenti militari che testimoniano i combattimenti avvenuti.
Le leggende sul Carso
Diverse sono le leggende sul Carso: una ci racconta della sua nascita e un'altra delle ragioni a cui si deve la sua aridità.
LEGENDA:
Provincia di Gorizia in giallo
Provincia di Trieste in verde
Provincia di Trieste in verde
I comuni del Carso isontino:
- Fogliano Redipuglia (parzialmente)
- Monfalcone (parzialmente)
- Ronchi dei Legionari (parzialmente)
- Sagrado (parzialmente)
- Savogna d'Isonzo (parzialmente)
I comuni del Carso triestino:
- San Dorligo della Valle (parzialmente)
- Sgonico
- Trieste (parzialmente)
I comuni del Carso in Slovenia:
- Merna-Castagnevizza
- Comeno
- Divaccia
- Erpelle-Cosina
- Sesana
- Circonio
- Postumia
- San Pietro del Carso
- Villa del Nevoso
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