Riccardo Di Giusto (Udine, 15 novembre 1895 – Drenchia, 24
maggio 1915) è stato un militare italiano.
Anche se ovunque è ricordato come Di Giusto, il suo vero nome era in realtà Riccardo Giusto.
Decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare, è passato alla storia in quanto fu il primo dei 650.000 soldati italiani caduti nel corso della Prima guerra mondiale.
Anche se ovunque è ricordato come Di Giusto, il suo vero nome era in realtà Riccardo Giusto.
Decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare, è passato alla storia in quanto fu il primo dei 650.000 soldati italiani caduti nel corso della Prima guerra mondiale.
Anaconegliano.it Fonte immagine: wikipedia |
Biografia
Riccardo Di Giusto nacque a Udine nel 1895 e ancora bambino rimase orfano.
Lavorò come ferroviere sino al 1914, quando venne chiamato alle armi nel corpo degli alpini. Il 12 gennaio 1915 venne assegnato al distretto militare di Sacile. Venne inquadrato nella 16ª Compagnia del Battaglione Cividale dell'8° reggimento della 2ª Armata, di istanza nella zona del Monte Colovrat, allora, come oggi, zona di confine.
Lavorò come ferroviere sino al 1914, quando venne chiamato alle armi nel corpo degli alpini. Il 12 gennaio 1915 venne assegnato al distretto militare di Sacile. Venne inquadrato nella 16ª Compagnia del Battaglione Cividale dell'8° reggimento della 2ª Armata, di istanza nella zona del Monte Colovrat, allora, come oggi, zona di confine.
Il segnale d'inizio della Prima guerra mondiale venne dato verso le 3 del mattino del 24 maggio. Ma già un'ora prima il Regio Esercito italiano aveva cominciato a muovere i primi passi all'interno del territorio austro-ungarico.
La 16ª compagnia del battaglione alpini Cividale era partita alla conquista del monte Natpriciar, davanti a Tolmino. Mentre il reparto prendeva posizione sul Monte Colovrat nel comune di Drenchia, altura che segnava il confine tra il Regno d'Italia e l'Impero austro-ungarico, alcuni gendarmi austroungarici che si trovavano lungo il valico di Solaire aprirono il fuoco contro i soldati italiani e Riccardo Di Giusto venne colpito a morte da un proiettile che, inizialmente lo colpì di striscio, rimbalzò sulla vanga metallica, trapassò lo zaino e si conficcò nella nuca del militare. Immediatamente soccorso dai propri compagni, morì nel giro di pochi minuti avendo soltanto il tempo e la forza di invocare il nome della madre.
L'alpino fu così il primo Caduto italiano ufficiale nella Prima guerra mondiale.
Il Comando Supremo gli conferì la Medaglia d'Oro al Valor Militare.
La salma venne composta da Don Giovanni Guion, Cappellano della Chiesa di San Volfango, e tumulata nel cimitero locale.
Successivamente, nel 1923, venne traslata nel Cimitero monumentale di Udine.
Successivamente, nel 1923, venne traslata nel Cimitero monumentale di Udine.
Intitolazioni e riconoscimenti
Di Giusto è ricordato da un cippo eretto a sua memoria sul monte Colovrat, nei
pressi del passo Solarie, nel territorio di Drenchia.
A lui è stata anche intitolata una via alla periferia est di Udine, sua città natale.
Fonte: wikipedia
A lui è stata anche intitolata una via alla periferia est di Udine, sua città natale.
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