La Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A), fondata
dai fratelli triestini Cosulich, fu la prima linea di aviazione civile operante
in Italia.
Il successo dei brevi collegamenti tra Trieste e Venezia fecero intravedere delle buone opportunità di sviluppo estendendo il servizio oltre i confini del triveneto e nel 1926 la Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A) ottenne l'autorizzazione per l'istituzione della tratta Torino-Trieste, andando a servire un bacino d'utenza che coprì l'intera Pianura Padana e facendo della Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A) la prima linea di aviazione civile operante in Italia e la maggiore linea aerea dell'Italia settentrionale.
Il volo inaugurale avvenne il 1° aprile 1926 e partì dall'Idroscalo di Torino con un piccolo idrovolante biplano monomotore CANT 10 Ter dotato di sei posti interni e pilotato dal Generale Balzani.
Il successo dei brevi collegamenti tra Trieste e Venezia fecero intravedere delle buone opportunità di sviluppo estendendo il servizio oltre i confini del triveneto e nel 1926 la Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A) ottenne l'autorizzazione per l'istituzione della tratta Torino-Trieste, andando a servire un bacino d'utenza che coprì l'intera Pianura Padana e facendo della Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A) la prima linea di aviazione civile operante in Italia e la maggiore linea aerea dell'Italia settentrionale.
Il volo inaugurale avvenne il 1° aprile 1926 e partì dall'Idroscalo di Torino con un piccolo idrovolante biplano monomotore CANT 10 Ter dotato di sei posti interni e pilotato dal Generale Balzani.
Riva 3 Novembre (Trieste) |
In condizioni normali il volo era di una durata di circa cinque ore e copriva una distanza di 574 chilometri; la rotta seguiva il corso del fiume Po, comprendendo inizialmente le tappe nei nuovi idroscali di Pavia e Venezia, con arrivo a quello di Trieste e, che venne ricavato riadattando un precedente scalo militare.
Il 16 ottobre 1926 venne istituita una seconda tratta che idealmente continuava la rotta della prima collegando Venezia a Zara, con scalo a Trieste e Lussinpiccolo.
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La tariffa del biglietto oscillava tra le 300 e le 375 lire, che corrispondevano circa a uno stipendio medio dell'epoca.
Poiché la carlinga dei velivoli non era ancora pressurizzata e vi erano abbondanti spifferi, ai passeggeri veniva offerta una coperta, una borsa dell'acqua calda per difendersi dal freddo e dei batuffoli di ovatta per attutire l'assordante rumore del motore.
Poiché la carlinga dei velivoli non era ancora pressurizzata e vi erano abbondanti spifferi, ai passeggeri veniva offerta una coperta, una borsa dell'acqua calda per difendersi dal freddo e dei batuffoli di ovatta per attutire l'assordante rumore del motore.
Nel solo primo anno di attività la prima linea d'aerei
civile italiana aveva effettuato 575 collegamenti, volando per 1.589 ore,
percorrendo 238.262 km, trasportando 1.588 passeggeri, 13.470 kg di merci e
bagagli e 12.946 kg di posta. Tutto questo senza nemmeno un incidente di grave
entità.
Il servizio procedette fino al 1934 quando la Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A) venne
assorbita dalla Società Aerea Mediterranea (S.A.M.).
C'era una volta...
CURIOSITA'
Filatelia
Il 19 ottobre 1976 la Rebubblica Italiana ha dedicato una cartolina postale alla prima linea di aviazione civile italiana con rotta Torino-Trieste.
Filatelia
Cartolina postale
Fonte: wikipedia
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