La pittura e il Friuli-Venezia Giulia - Affreschi di Giambattista Tiepolo (1696-1770) nel Duomo di Udine


La Cattedrale di Santa Maria Annunziata è il Duomo di Udine.


Storia

Per volere del Patriarca Bertoldo di Andechs-Merania (1180-1251), nel 1236 si iniziò ad edificare l'attuale Cattedrale, allora dedicata a San Odorico e modellata secondo esempi francescani.

Nel 1257 l'edificio era già adibito al culto.

Nel corso degli anni vennero apportate varie modifiche, finché nel 1335 venne consacrata con il titolo di Santa Maria Maggiore.

Il disastroso terremoto del 1348 provocò gravi danni alla Chiesa, ma non ne bloccò l'attività religiosa, tanto che passarono diversi anni prima di iniziare la ricostruzione.

Da documenti noti risulta che solo nel 1368 venne chiamato il maestro veneziano Pierpaolo dalle Masegne (XIV-XV secolo) per il restauro dell'edificio. Questi rinsaldò i muri, rifece il tetto ed apportò modifiche alla facciata, tra le quali la sostituzione del primo grandioso rosone con quello tuttora visibile, inscritto in un quadrato e di minori dimensioni. Anche i due rosoni minori, corrispondenti alle navate laterali, vennero modificati, inscrivendoli in quadrati ed inserendo una decorazione a finto loggiato che li collega.

Nel Settecento, la Chiesa venne quasi completamente trasformata ad opera dell'architetto Domenico Rossi (1657-1737).

Nel 1735 terminati i lavori, il Patriarca Daniele Dolfin, spesso italianizzato in Delfino (1688-1762) riconsacrò la Cattedrale col nuovo nome di Santa Maria Annunziata.

All'inizio del Novecento un restauro ha tentato di ridare alla facciata una veste trecentesca.


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Il Duomo di Udine
(di Sebi1 - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


L'interno del Duomo

L'interno, a croce latina, è composto da tre navate divise da pilastri; lungo ogni navata si aprono alcune Cappelle tra loro intercomunicanti, così da simulare altre due navate:

La Cappella di San Giuseppe


La Cappella della Santissima Trinità

Quando si entra nel Duomo, la Cappella è la prima che si incontra a destra e venne commissionata dal Patriarca Daniele Dolfin, spesso italianizzato in Delfino (1688-1762).

La Pala, che rappresenta la Trinità, è di Giambattista Tiepolo (1696-1770).

Sul fianco della Cappella sono presenti due opere di Pomponio Amalteo (1505-1588), precedentemente portelle dell'organo, che rappresentano la Probatica piscina e la Resurrezione di Lazzaro.

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Trinità (1738)
(di YukioSanjo - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


La Cappella dei Santi Ermagora e Fortunato

Il Patriarca Daniele Dolfin, spesso italianizzato in Delfino (1688-1762) decise la costruzione della Cappella a proprie spese.


Come si ricava da documenti coevi, il soggetto e l'impostazione del quadro venne suggerita direttamente dal Patriarca Daniele Dolfin, spesso italianizzato in Delfino (1688-1762), che chiese al Giambattista Tiepolo (1696-1770) di attenersi per la rappresentazione dei Santi a quella, ancora esistente, di Cesare Vecellio (1521-1601) conservata nella Chiesa di San Vito, a Pieve di Cadore. La parte più originale e più caratteristica dell'opera è messa in rilievo nel paesaggio presente nel fondo.

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(di YukioSanjo - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


4. La Cappella del Santissimo Sacramento


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La Cappella del Santissimo Sacramento
(di Wolfgang Sauber - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


Gli affreschi monocromi della parete di fondo sono stati eseguiti da Giambattista Tiepolo (1696-1770) nel 1726, il quale raffigurò il Sacrificio di Isacco sulla sinistra e l'Apparizione dell'Angelo ad Abramo a destra. In alto, gli Angeli Cantori ripresi in scorcio.


Udine Dom - Sakramentskapelle 2 Fresko Tiepolo
Sacrificio di Isacco (1726)
(di Wolfgang Sauber - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons



Udine Dom - Sakramentskapelle 3 Fresko Tiepolo
Angeli Cantori (1726)
(di Wolfgang Sauber - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons
Udine Dom - Sakramentskapelle 4 Fresko Tiepolo
Apparizione dell'Angelo ad Abramo (1726)
(di Wolfgang Sauber - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

























La Paletta raffigurante la Risurrezione è sempre opera di Giambattista Tiepolo (1696-1770).


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Resurrezione
(di YukioSanjo - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Sulle pareti sono appese le antiche portelle dell'organo settentrionale con la Cacciata dei mercati dal Tempio dipinte da Pomponio Amalteo (1505-1588).

Fonte: wikipedia

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