Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Le viae romane: Via Postumia


La Via Postumia è una via consolare romana fatta costruire nel 148 a.C. dal console romano Postumio Albino nei territori della Gallia Cisalpina, l'odierna Pianura Padana, per scopi prevalentemente militari.

Congiungeva per via di terra i due principali porti romani del nord Italia: Aquileia, grande centro nevralgico dell'Impero Romano, sede di un grosso porto fluviale accessibile dal Mare Adriatico, e Genova.



Viae Flaminia Aemilia Postumia
La Via Postumia (in azzurro), inserita nel sistema viario dell'antica Roma
Fonte immagine: Wikimedia Commons


Percorso

La strada, lasciata Genova, percorreva la Val Polcevera fino a Pontedecimo (Pons ad decimum lapidem), quindi valicava l'Appennino nei pressi dell'odierno Passo della Bocchetta. Bisogna ricordare che la strada proseguiva, anche seguendo il tracciato di precedenti percorsi liguri, per i crinali anziché per i fondovalli. Pertanto dalla Bocchetta (o Pian di Reste) procedeva per il Monte Poggio, passando per l'odierno Fraconalto (inizialmente Fiaccone, sorto nel Medioevo, probabilmente attorno ai secoli IX-X), scendeva per il valico presso l'attuale Passo della Castagnola, frazione di Fraconalto, risaliva per il Monte Porale, e quindi scendeva verso la pianura passando per la fiorente Libarna. La meta finale di questo primo settore dell'Oltregiogo era Dertona.

Proseguendo nel suo cammino, la via Postumia congiungeva Dertona con Placentia (Piacenza), inserendosi nel sistema viario costituito dalla Via Emilia che proveniva da Rimini (Ariminum) già dal 187 a.C. da dove si collegava a Roma attraverso la Via Flaminia dal 220 a.C. Il tratto Placentia-Dertona della via Postumia divenne in seguito parte della Via Julia Augusta, costruita nel 13 a.C. per volere dell'imperatore Augusto al fine di completare il collegamento stradale tra Roma e la costa meridionale della Gallia: raggiungeva Arles passando per il trofeo di Augusto alla Turbie.

La via Postumia da Placentia proseguiva fino a Cremona dove attraversava il fiume Po e da qui, proseguendo verso est, raggiungeva Bedriacum, l'odierna Calvatone, città sorta alla confluenza tra il fiume Oglio e il Chiese. Da Bedriacum si diramava un tratto che raggiungeva Mantua (Mantova), mentre il percorso principale proseguiva per Verona, dove attraversava il fiume Adige. Per questo motivo, la via Postumia assumeva grande importanza in quanto rappresentava l'unico percorso interamente terrestre che consentiva di arrivare da Roma all'est e al Trentino, in quanto il suo ponte a Verona era all'epoca l'unico sull'Adige. Da Verona, prima di raggiungere Aquileia sul mare Adriatico, portando a termine il collegamento con il mare Tirreno da cui partiva, la via Postumia passava per Vicenza, Oderzo e Iulia Concordia, l'odierna Concordia Sagittaria.

Con l'apertura della nuova via Julia Augusta tra Tortona e Vada Sabatia (Vado Ligure), che tagliava fuori Genova, il primo tratto della strada perse progressivamente importanza e con essa le zone della valle del Lemme. Al contrario acquistarono importanza le zone intorno ad Acqui Terme.

La via Postumia, con qualche modifica, rimase attiva almeno fino all'VIII secolo sotto il controllo dei monaci della potente Abbazia di San Colombano di Bobbio, per poi cadere lentamente in disuso fino ad essere dimenticata.

Fu in parte ripresa dopo l'anno Mille, come percorso privilegiato, dalla Repubblica di Genova che pose sotto il suo controllo i centri di Gavi, Voltaggio e Fiaccone (Fraconalto).

Fonte: wikipedia

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