Gastronomia in Friuli-Venezia Giulia - LA PITINA CON IL BRODO DI POLENTA


Provenienza: Tramonti di Sopra, PN
Portata: secondo piatto


PREPARAZIONE della PITINA:

Aggiungere alla carne di camoscio tritata sale, pepe, aglio e un po' di vino rosso.

Compattatare la carne dandole la classica forma della polpetta e passarla nella farina di polenta.

Metterla ad affumicare per qualche giorno sopra un fuoco di legni di ginepro.

Attualmente la pitina viene realizzata con carni di ovini senza aggiunte di altre carni.


PREPARAZIONE:

Far sciogliere una noce di burro in un tegame, aggiungere la pitina tagliata a dadini e rosolare lentamente.

Preparare, in una pentola a parte, il brodo di polenta portando ad ebollizione mezzo litro d'acqua con un pizzico di sale.

Versare a pioggia la farina mescolando bene perché non si formino i grumi e, prima che si solidifichi, prenderne alcuni cucchiai da aggiungere alla pitina già rosolata. Continuare la cottura nella padella ancora per qualche minuto, finché il brodo di polenta si sarà ulteriormente rappreso.

Servire caldo con polenta o, a scelta, patate.


Pitina
La pitina, una polpetta di carne di camoscio affumicata
(di Protramonti - Opera Propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons



La pitina è un piatto tipico originario di Tramonti di Sopra, nato nella prima metà dell'800 per l'esigenza di conservare la carne il più a lungo possibile. Può essere mangiata sia come antipasto, che come secondo piatto accompagnandolo, ad esempio, alla polenta.