Il Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta è un riconoscimento giornalistico istituito nel 2004.
Le origini
Il 28 gennaio 1994 in un cortile di Mostar Est, nella zona
musulmana, una troupe della sede RAI di Trieste che stava realizzando uno
speciale per il TG1 venne colpita da una granata croata. Morirono il
giornalista Marco Luchetta (1952-1994), il tecnico Alessandro Ota ed il cameraman Dario
D'Angelo.
Nemmeno due mesi più tardi, il 20 marzo 1994, l'operatore triestino Miran Hrovatin venne assassinato assieme alla giornalista Ilaria Alpi a Mogadiscio (SO).
Nemmeno due mesi più tardi, il 20 marzo 1994, l'operatore triestino Miran Hrovatin venne assassinato assieme alla giornalista Ilaria Alpi a Mogadiscio (SO).
La Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin
Per ricordare i quattro nacque a Trieste un comitato
spontaneo di parenti, amici e colleghi che, in collaborazione con l'ospedale
infantile Burlo Garofolo, progettò la realizzazione di un centro di prima
accoglienza per bambini vittime della guerra in atto nell'ex-Jugoslavia ed i
loro familiari. Entro la fine di quell'anno il comitato si organizzò nella
Fondazione Marco Lucchetta, Alessandro Ota, Dario D'Angelo e Miran Hrovatin per
i bambini vittime della guerra, riconosciuta come ente morale il 19 settembre
1997.
Nella primavera del 1998 venne inaugurato un primo centro di accoglienza in Via Velussi, a Trieste, in un edificio di proprietà della Provincia di Trieste, a cui seguì nel 2005 un secondo centro in Via Rossetti. Tra le centinaia di bambini e genitori provenienti da zone di guerra assistiti dalla fondazione c'è Zlatko, il bambino che Luchetta e colleghi stavano filmando nel cortile, salvato dallo schermo costituito dai corpi degli italiani.
Nella primavera del 1998 venne inaugurato un primo centro di accoglienza in Via Velussi, a Trieste, in un edificio di proprietà della Provincia di Trieste, a cui seguì nel 2005 un secondo centro in Via Rossetti. Tra le centinaia di bambini e genitori provenienti da zone di guerra assistiti dalla fondazione c'è Zlatko, il bambino che Luchetta e colleghi stavano filmando nel cortile, salvato dallo schermo costituito dai corpi degli italiani.
Il premio
Nel 2004, a dieci anni dalla morte dei quattro inviati, la
Fondazione istituì in collaborazione con la RAI, sotto l'alto patronato
della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Ministero delle
Comunicazioni, il Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta.
Le finalità
Il premio intende essere un omaggio al modo di svolgere la
professione giornalistica e agli ideali che la Fondazione e i colleghi RAI
ritengono abbiano animato il lavoro dei quattro inviati: i valori della
solidarietà tra i popoli, il rispetto delle diversità etniche e politiche, la
convivenza pacifica e la soluzione dei conflitti attraverso il dialogo nonché,
soprattutto, l'opera di sensibilizzazione in favore e a tutela dei bambini
vittime di ogni forma di violenza.
Le sezioni del premio
Le sei sezioni del premio:
- Premio Marco Luchetta riservato ai giornalisti della
televisione europea
- Premio Marco Luchetta riservato ai giornalisti della carta
stampata nazionale
- Premio Alessandro Ota riservato ai telecineoperatori per le
migliori immagini
- Premio Dario D'Angelo riservato ai giornalisti della carta
stampata europei, non italiani
- Premio Miran Hrovatin riservato ai fotoreporter per la
migliore fotografia
- Premio speciale conferito dalla Fondazione al miglior
servizio televisivo europeo sulla tragedia che ha colpito Haiti
Tra i vincitori ricordiamo:
- Premio Luchetta Stampa a Paolo Rumiz (La Repubblica) (2006 - III edizione)
- Premio Speciale a Margherita Hack (1922-2013) (2011 - VIII edizione)
- Premio Speciale a Margherita Hack (1922-2013) (2011 - VIII edizione)
Curiosità
La premiazione dei vincitori delle diverse edizioni avveniva fino a qualche anno fa in Piazza Unità d'Italia nel corso del galà televisivo di RAI1 I Nostri Angeli, oggi all'interno del Politeama Rossetti, a Trieste.
Fonte: wikipedia
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