Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Lo "zòppolo" (Aurisina e Santa Croce)


Lo zòppolo (o zopolo oppure Čupa in sloveno) è un'antica imbarcazione simile alla piroga, con scafo monossilo, ricavata cioè da un unico grosso tronco d'albero.

Un tempo diffusa anche nelle acque interne della bassa Friulana, rimase in uso fino al secondo dopoguerra solo nel tratto di costa compresa tra Trieste e Monfalcone, in particolare tra gli abitati di Aurisina e di Santa Croce, dove tra l'altro si trova un porticciolo chiamato Canovella de' zoppoli, proprio dal nome dell'imbarcazione.

Dato il primitivo sistema di costruzione, si pensa che le sue origini siano molto antiche; i primi riferimenti si hanno in Dalmazia già dal 1272, mentre nella nostra zona viene citato per la prima volta nel 1621, quando il Conte di Duino ne confiscò uno proprio ai pescatori di Santa Croce, che avevano pescato abusivamente nelle sue acque.





Lo scafo dello zòppolo veniva ricavato da un unico tronco di pino rosso o marittimo, scavato ad ascia fino ad ottenere uno spessore medio di 5-8 cm, al quale venivano aggiunte due tavole di legno laterali per alzarne i bordi e aumentare la possibilità di carico. Ne risultava uno scafo a pianta rettangolare, mediamente lungo 7 m, largo 70 cm e alto 60 all'incirca. A ¾ della lunghezza, nella parte posteriore, veniva montata una traversa di circa 5 m, le cui estremità terminavano con le forcole che consentivano la manovra dei remi, lunghi oltre 6 metri, per la voga in piedi. I remi venivano utilizzati per piccoli spostamenti e, soprattutto, per dare grande stabilità al natante durante le operazioni di pesca.


Dei diciassette zòppoli presenti nel 1880 tra Aurisina e Santa Croce, dopo la Seconda guerra mondiale si arrivò a due soli esemplari in attività, a tutt'oggi conservati:

- Lisa, costruito ad Aurisina nel 1882, appartenuto alla collezione di Diego de Henriquez ed esposto al Civico Museo del Mare di Trieste
Maria, costruito ad Aurisina nel 1890 e conservato nel Museo Etnografico di Lubiana

Uno zòppolo di costruzione più recente è conservato nella sede di Sistiana dello Yacht Club Čupa, che ne prende, appunto, il nome.

Fonte: wikipedia

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