L'Osservatorio Astronomico di Trieste (OATs) è un'istituzione scientifica che ha sede a Trieste.
Nacque dalla Scuola Nautica, fondata a Trieste nel 1753 dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, nella quale veniva insegnata anche l'astronomia come disciplina curricolare per la formazione dei capitani marittimi.
La nascita dell'Osservatorio Astronomico di Trieste come struttura scientifica dedicata all'Astronomia, risale al 1919, con la nomina a direttore di Luigi Carnera (1875-1962).
Inserito nel 1923 nella lista degli Osservatori Astronomici Regi d'Italia, venne ufficialmente inaugurato nel 1925 con un nuovo telescopio riflettore Zeiss da 50 cm.
Bombardato nel settembre del 1944, venne ristrutturato e, durante l'amministrazione anglo-americana della città, venne acquistato dal Ministero dell'Istruzione Italiano, che mise quindi fine al contratto di affitto della Villa Basevi.
Nel 1964 venne nominata direttore dell'Osservatorio l'astrofisica Margherita Hack (1922-2013) che contribuì al suo sviluppo sia per la strumentazione che per la ricerca.
Attualmente, è affiliato all'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
Nel 1817 la Scuola Nautica venne trasformata in Imperial Regia Accademia di Commercio e Nautica e trasferita nella sede di palazzo Biserini, in piazza Hortis.
Nel 1898, venne firmato un contratto di affitto della Villa Basevi con il Cavaliere Giuseppe Basevi per trasferirvi l'Osservatorio Marittimo che così si staccò definitivamente dall'Accademia. La Villa, inizialmente di proprietà dei marchesi Diana ed acquistata nel 1895 dal Cavaliere Basevi, è tuttora la sede dell'Osservatorio Astronomico.
Nel 1898, venne firmato un contratto di affitto della Villa Basevi con il Cavaliere Giuseppe Basevi per trasferirvi l'Osservatorio Marittimo che così si staccò definitivamente dall'Accademia. La Villa, inizialmente di proprietà dei marchesi Diana ed acquistata nel 1895 dal Cavaliere Basevi, è tuttora la sede dell'Osservatorio Astronomico.
La nascita dell'Osservatorio Astronomico di Trieste come struttura scientifica dedicata all'Astronomia, risale al 1919, con la nomina a direttore di Luigi Carnera (1875-1962).
Inserito nel 1923 nella lista degli Osservatori Astronomici Regi d'Italia, venne ufficialmente inaugurato nel 1925 con un nuovo telescopio riflettore Zeiss da 50 cm.
Bombardato nel settembre del 1944, venne ristrutturato e, durante l'amministrazione anglo-americana della città, venne acquistato dal Ministero dell'Istruzione Italiano, che mise quindi fine al contratto di affitto della Villa Basevi.
Nel 1964 venne nominata direttore dell'Osservatorio l'astrofisica Margherita Hack (1922-2013) che contribuì al suo sviluppo sia per la strumentazione che per la ricerca.
Attualmente, è affiliato all'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
L'attività di ricerca dell'OATs copre tutte le aree principali dell'astronomia e dell'astrofisica contemporanee: cosmologia, fisica stellare, fisica del Sole e del Sistema Solare, studio della formazione ed evoluzione galattica e della struttura a grande scala dell'Universo, astrofisica delle alte energie, studio delle tecnologie astrofisiche e aerospaziali.
Di particolare importanza è la partecipazione ai progetti dell'ESO Very Large Telescope, del Large Binocular Telescope, del satellite Planck e dell'European Extremely Large Telescope.
L'osservatorio è collegato alle principali istituzioni scientifiche triestine come il Dipartimento di Astrofisica dell'Università degli Studi di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e l'AREA, e collabora con le più importanti istituzioni astronomiche nazionali ed internazionali (ASI, ESA, ESO).
La produzione scientifica supera i 130 articoli all'anno, pubblicati nella maggior parte dei casi su periodici internazionali secondo il principio della revisione paritaria.
Di particolare importanza è la partecipazione ai progetti dell'ESO Very Large Telescope, del Large Binocular Telescope, del satellite Planck e dell'European Extremely Large Telescope.
L'osservatorio è collegato alle principali istituzioni scientifiche triestine come il Dipartimento di Astrofisica dell'Università degli Studi di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e l'AREA, e collabora con le più importanti istituzioni astronomiche nazionali ed internazionali (ASI, ESA, ESO).
La produzione scientifica supera i 130 articoli all'anno, pubblicati nella maggior parte dei casi su periodici internazionali secondo il principio della revisione paritaria.
Fonte: wikipedia
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