Carlo Schmidl (Trieste, 7 ottobre 1859 – 7 ottobre
1943) è stato un editore e collezionista d'arte.
Figlio di Anton Schmidl, un direttore di banda ungherese
trasferitosi da Budapest a Trieste, iniziò a tredici anni a lavorare come copista
e commesso presso il Fondaco Vicentini, un importante negozio di musica che
sarà successivamente rilevato nel 1884 dallo stesso Schmidl, per diventare più
tardi lo Stabilimento musicale Carlo Schmidl & Co.
Pubblicò il Dizionario Universale dei musicisti, ancor oggi valido strumento di
indagine sull'ambiente musicale dell'Ottocento.
Oltre all'attitudine commerciale, Schmidl aveva anche
l'animo del collezionista: in cinquant'anni di attività raccolse una grande
quantità di materiale attinente alle varie facce della vita teatrale e
musicale, riuscendo quindi nel 1924, grazie alla stipula di una convenzione con
il comune di Trieste, a fondare il Museo teatrale che oggi porta il suo nome, e
ad esserne nominato curatore.
Alla sua morte lasciò le sue collezioni in dono al Comune.
Alla sua morte lasciò le sue collezioni in dono al Comune.
Intitolazioni e riconoscimenti
Oltre al museo teatrale, a Carlo Schmidl è intitolata anche una strada nel rione di Valmaura, a Trieste.
Fonte: wikipedia
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