Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Le "scarpèts"


Le scarpèts sono le tipiche calzature in velluto nero, comunemente utilizzate in Friuli fino ai primi anni '70, soprattutto nelle valli alpine.

Divenute uno dei simboli della "friulanità", oggi è difficilissimo incontrare persone che mantengano viva tale tradizione.



Paia di scarpez
Le scarpèts
(di Pro Loco Paularo)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


Per la loro realizzazione era particolarmente laboriosa la preparazione delle suole. Dopo aver disegnato la forma del piede su un cartoncino, si riportava il disegno su numerosi scampoli di tessuto di cotone: grembiuli, lenzuola, pantaloni e camicie. Una volta sovrapposti i tessuti e raggiunto circa il centimetro di spessore, si cuciva a mano il bordo dello strato di tessutiLa preparazione delle suole prevedeva l'utilizzo di circa 1500, 2000 nodi fatti con un filo di spago, che attraversava altrettante volte i tessuti.

Per gli uomini si rinforzavane le suole con un pezzo di gomma ricavata da vecchi copertoni di biciclette.

Infine si cuciva la parte superiore di velluto nero.


Foto della pagina fb Amici della Val d'Arzino


Alle volte, soprattutto nelle scarpèts realizzate per le donne, sul velluto si potevano ricamare dei motivi floreali.

Per realizzare un paio di scarpèts, erano necessari da tre a sette giorni di lavoro.

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