Le cerchie murarie di Udine furono in tutto cinque, dotate
di porte e portoni, con muraglie merlate, turriti contrafforti, fossati, ponti
e ballatoi.
Prima cerchia
La Prima cerchia, completata attorno all'anno 1000, misurava
520 metri e si trattava in realtà di un doppio giro di mura merlate.
Il
superiore correva sulla sommità del colle a protezione del Castello, mentre quello
inferiore proteggeva il lato sud-ovest alla base del colle, su cui si
era sviluppato un primo insediamento urbano lungo la via Sottomonte.
A ovest
l'abitato era protetto da un fossato che scorreva nell'attuale Via
Mercatovecchio, derivato dalla roggia di Udine.
Lungo le mura si apriva la
porta di accesso alla salita al Castello, nei pressi dell'attuale Arco Bollani.
L'Arco Bollani in Piazza Libertà,
attribuito ad Andrea Palladio (1508-1580)
Sullo
sfondo il Castello con la bandiera della città
Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Seconda cerchia
La Seconda cerchia, completata nel 1171, misurava 1182 metri
e includeva l'originaria "villa di Udine".
Rispetto alla prima cerchia, l'abitato si era infatti espanso verso ovest, probabilmente in due fasi successive:
- nella prima, il fossato venne deviato lungo le attuali Via Sarpi-Via Pelliccerie, per liberare Via Mercatovecchio
- nella seconda, il fossato venne ulteriormente spostato a ovest, lungo il percorso attuale della roggia di Udine, che da riva Bartolini piega verso Via Zanon, liberando così tutta la zona del Mercato Nuovo (San Giacomo), fino all'altezza dell'attuale Via Cavour
Sulla seconda cerchia si aprivano:
- una porta a nord, in Riva Bartolini, prima di Piazza San Cristoforo
- una porta a ovest verso borgo Poscolle: Porta Poscolle "antica", alla fine di Via Rialto, ancora visibile
- una Porta sul vertice sud-est delle mura: la "Porta Rotta", all'incirca allo sbocco di Via Canciani in Via Cavour
- una Porta a sud verso Aquileia: in Piazza Libertà, imbocco di Via Vittorio Veneto
Rispetto alla prima cerchia, l'abitato si era infatti espanso verso ovest, probabilmente in due fasi successive:
- nella prima, il fossato venne deviato lungo le attuali Via Sarpi-Via Pelliccerie, per liberare Via Mercatovecchio
- nella seconda, il fossato venne ulteriormente spostato a ovest, lungo il percorso attuale della roggia di Udine, che da riva Bartolini piega verso Via Zanon, liberando così tutta la zona del Mercato Nuovo (San Giacomo), fino all'altezza dell'attuale Via Cavour
Sulla seconda cerchia si aprivano:
- una porta a nord, in Riva Bartolini, prima di Piazza San Cristoforo
- una porta a ovest verso borgo Poscolle: Porta Poscolle "antica", alla fine di Via Rialto, ancora visibile
Porta Poscolle "antica"
(di Francezeta - Opera Propria)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
- una Porta sul vertice sud-est delle mura: la "Porta Rotta", all'incirca allo sbocco di Via Canciani in Via Cavour
- una Porta a sud verso Aquileia: in Piazza Libertà, imbocco di Via Vittorio Veneto
Terza cerchia
La Terza cerchia, completata nel 1291, misurava 2128 metri e
si estendeva alle zone dell'attuale Duomo, inglobando Via Cavour fino
all'attuale Via Calzolai-Via Beato Odorico, e di San Cristoforo, fino
all'attuale Piazza Antonini
Su di essa di aprivano:
- Porta Nuova, in fondo alla via omonima, demolita nel 1902 e trasportata in Castello dove si trova tutt'ora
- Porta Gemona "interna", alla fine di Via Bartolini, demolita nel 1557
- Porta di Santa Lucia, all'altezza di Via Mazzini, demolita nel 1790
- Porta Poscolle "interna" o Vecchia Porta Nuova, che aveva rimpiazzato poco più a est quella antica della II cerchia, alla fine di Via Cavour, inizio Via Poscolle, demolita nel 1838
- Porta Grazzano "interna", in Via Battisti, demolita a fine 1800
- una nuova porta più a sud verso Aquileia, lungo Via Vittorio Veneto, all'altezza di Via Calzolai
- Porta di San Bartolomeo, ancora in piedi alla fine di Via Manin, su Piazza I Maggio
La cerchia era circondata da due canali: sul lato sud-ovest la roggia di Udine, e sul lato nord-est la roggia di Palma.
Su di essa di aprivano:
- Porta Nuova, in fondo alla via omonima, demolita nel 1902 e trasportata in Castello dove si trova tutt'ora
Porta Nuova
(di Sailko)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
- Porta Gemona "interna", alla fine di Via Bartolini, demolita nel 1557
- Porta di Santa Lucia, all'altezza di Via Mazzini, demolita nel 1790
- Porta Poscolle "interna" o Vecchia Porta Nuova, che aveva rimpiazzato poco più a est quella antica della II cerchia, alla fine di Via Cavour, inizio Via Poscolle, demolita nel 1838
- Porta Grazzano "interna", in Via Battisti, demolita a fine 1800
- una nuova porta più a sud verso Aquileia, lungo Via Vittorio Veneto, all'altezza di Via Calzolai
- Porta di San Bartolomeo, ancora in piedi alla fine di Via Manin, su Piazza I Maggio
Porta Manin (di Sebi1 - Opera Prpria) Fonte immagine: Wikimedia Commons |
La cerchia era circondata da due canali: sul lato sud-ovest la roggia di Udine, e sul lato nord-est la roggia di Palma.
Quarta cerchia
La Quarta cerchia, completata nel 1383, misurava 3814 metri
e includeva terreni a sud del Duomo fino al corso dell'attuale roggia di Palma
(via Gorghi-via Piave-via Crispi) e le zone di Grazzano e Poscolle.
Su di essa si aprivano:
- Porta Torriani o Torre di Santa Maria, ancora in piedi all'imbocco della via omonima in Largo dei Pecile
- Porta Poscolle "esterna", alla fine di Via Poscolle, in Piazza XXVI luglio, detta Porta Venezia dal 1866, demolita a metà del XX secolo
- Porta Grazzano "esterna", alla fine di Via Grazzano in Piazzale Cella, demolita nel 1882
- Porta Cisis, alla fine della via omonima, chiusa intorno al 1500
- Porta Cussignacco, alla fine di Via Cussignacco, la cui torre venne demolita nel 1878
- Porta Santo Spirito, all'altezza dell'Ospedale Vecchio in Via Crispi
- la nuova Porta Aquileia "interna", alla fine di Via Vittorio Veneto, inizio Via Aquileia, demolita nel 1834
Su di essa si aprivano:
- Porta Torriani o Torre di Santa Maria, ancora in piedi all'imbocco della via omonima in Largo dei Pecile
Porta Torriani o Torre di Santa Maria
di (Sebi1 - Opera Propria)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
- Porta Poscolle "esterna", alla fine di Via Poscolle, in Piazza XXVI luglio, detta Porta Venezia dal 1866, demolita a metà del XX secolo
- Porta Grazzano "esterna", alla fine di Via Grazzano in Piazzale Cella, demolita nel 1882
- Porta Cisis, alla fine della via omonima, chiusa intorno al 1500
- Porta Cussignacco, alla fine di Via Cussignacco, la cui torre venne demolita nel 1878
- Porta Santo Spirito, all'altezza dell'Ospedale Vecchio in Via Crispi
- la nuova Porta Aquileia "interna", alla fine di Via Vittorio Veneto, inizio Via Aquileia, demolita nel 1834
Quinta cerchia
La Quinta cerchia, completata nel 1463, misurava 7119 metri, racchiudeva 205 ettari di terreno e, come riporta Francesco Tentori, citando lo Joppi, "in essa furono aperte 13 porte".
La Quinta cerchia, completata nel 1463, misurava 7119 metri, racchiudeva 205 ettari di terreno e, come riporta Francesco Tentori, citando lo Joppi, "in essa furono aperte 13 porte".
Coincide con l'attuale circonvallazione, e includeva oltre alle precedenti anche:
- le zone di Via Aquileia a sud, con l'attuale Porta Aquileia "esterna"
Porta Aquileia
(di Sebi1 - Opera Propria)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
- l'ampia zona cinta da Viale XXIII Marzo e Viale Trieste a sud-est, con Porta Ronchi, alla fine della via omonima, chiusa nel 1430, e Porta del Bon, alla fine di Via Alfieri, chiusa nel 1438
- la zona di Pracchiuso a nord-est, con Porta Pracchiuso, alla fine della via omonima in Piazza Oberdan, demolita nel 1899, e Porta Sant'Agostino, alla fine della via omonima, chiusa nel 1412
- la zona di Borgo Gemona a nord, con Porta Gemona "esterna", al termine della via omonima, in Piazzale Osoppo, demolita nel 1882
- la zona di borgo San Lazzaro, con Porta San Lazzaro, al termine di Via Anton Lazzaro Moro in Piazzale Diacono, demolita nel 1955
- la zona di Borgo Villalta, con Porta Villalta, ancora esistente al termine della via omonima in Piazzale Cavedalis, e Porta Castellana, chiusa nel 1500 circa
Porta Villalta
(di Sebi1 - Opera Propria)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Fonte: wikipedia
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