Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Silvio Enea BENCO (1874-1949)


Silvio Enea Benco (Trieste, 22 novembre 1874 – Turriaco, 9 marzo 1949) è stato uno scrittore, giornalista e critico letterario.



Via Imbriani, 7 - Trieste


Biografia

Benché avesse iniziato molto presto gli studi, colpito da una grave malattia ossea li sospese una prima volta, per poi abbandonarli del tutto nel 1890, tre anni dopo la morte del padre, per l'aggravarsi delle condizioni economiche familiari. Costretto a guadagnarsi da vivere, lavorò come giornalista, con gli pseudonimi di Falco e Jago, nel periodico irredentista triestino l'Indipendente, ove fece la conoscenza di Italo Svevo (1861-1928) e della futura moglie, la scrittrice Delia de Zuccoli, che sposerà nel 1904 e dalla quale avrà, l'anno successivo, la figlia Aurelia.

Nel 1903 si trasferì al quotidiano Il Piccolo dove ebbe modo di crescere professionalmente e manifestare meglio le sue idee politiche filo-italiane. Nel 1913, insieme ad alcuni giornalisti dello stesso quotidiano e de L'Indipendente, fu tra i promotori della fondazione dell'Associazione della Stampa Italiana a Trieste, iniziativa coraggiosa visto che la città giuliana faceva parte dell'Impero austro-ungarico.

Con l'ingresso dell'Italia nella Prima guerra mondiale, Il Piccolo venne soppresso.

Benco, sorvegliato dalla polizia austriaca, venne inviato nel 1916 in confino a Linz, dove rimase fino al termine della guerra nel 1918. Nello stesso 1918, insieme con Giulio Cesàri, fondò il quotidiano italiano di Trieste La Nazione di cui fu il primo direttore. Rimase in carica fino all'avvento del Regime Fascista.

Candidato all'Accademia d'Italia, la sua nomina venne respinta da Benito Mussolini (1883-1945): Benco non era iscritto al Partito Fascista. Nel 1932, comunque, per i suoi meriti nella difesa dell'italianità di Trieste, la stessa Accademia gli conferì il Premio Mussolini per la letteratura.

Nel 1943, caduta la dittatura, tornò a collaborare con Il Piccolo, assumendone la direzione e sostituendo Rino Alessi ma, nel settembre dello stesso anno, in seguito ad alcune minacce dei Fascisti, fu costretto a rifugiarsi a Turriaco, dove morì nel 1949.

Amico di James Joyce (1882-1941), curò i suoi primi articoli, quando questi lavorava come insegnante d'inglese a Trieste; inoltre, nel 1921, per primo in Italia, segnalò in un articolo il romanzo Ulysses dello scrittore irlandese.

Fonte: wikipedia