Giovanni Nani (o Nanni), o Giovanni de' Ricamatori, meglio
conosciuto come Giovanni da Udine (Udine, 1487 - Roma, 1561), è stato un
pittore, decoratore e architetto italiano.
Fu un importante protagonista della cultura figurativa a Roma all'inizio del XVI secolo.
Fu un importante protagonista della cultura figurativa a Roma all'inizio del XVI secolo.
Casa di Giovanni da Udine Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Vita e opere
Cominciò la sua formazione presso Martino da Udine, detto Pellegrino da San Daniele (1467-1547),
poi si stabilì a Venezia presso il Giorgione (1478–1510).
Illustrazione da
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori
Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Nella bottega di Raffaello
Nel 1514 entrò a Roma nella bottega di Raffaello Sanzio (1483–1520) di cui è
considerato uno dei più brillanti allievi e collaboratori.
Casa natale di Raffaello Sanzio (1483–1520) - Urbino, PU - |
Di sua mano è, stando a Giorgio Vasari (1511-1574), la natura morta di strumenti musicali alla base del dipinto Estasi di Santa Cecilia opera di Raffaello Sanzio (1483–1520).
Giovanni si specializzò in particolare nelle decorazioni a
stucco ed in quelle 'a grottesca', in voga nel 1500. Si
trattava di uno stile che riprendeva le antiche decorazioni romane, in
particolare quelle che gli artisti rinascimentali potevano ammirare calandosi
nelle stanza sotterranee della Domus Aurea (il termine 'grottesca'
deriva infatti da 'grotta').
Sue creazioni sono le grottesche delle Logge Vaticane e i
rilievi della facciata dello scomparso Palazzo Branconio de L'Aquila.
L'interesse per la natura
Giorgio Vasari (1511-1574), che lo conobbe personalmente, ormai anziano, gli
riconobbe una particolare maestria nella raffigurazione di elementi naturali,
sia vegetali che animali, e di elementi inanimati come drappi, vasi,
instrumenti, casamenti paesi e verdure. In particolare citò spesso il
suo taccuino in cui Giovanni da Udine raffigurava dal vero le varie specie di uccelli con un
interesse naturalistico che precorre i tempi.
Il suo interesse per la raffigurazione dal vivo ne fanno un
precursore del genere della "natura morta" per il suo atteggiamento
analitico, acutamente descrittivo e quasi "scientifico". Sue sono le
decorazioni a festoni vegetali della loggia della villa Farnesina, in cui
rappresentò con ricchezza di dettagli circa duecento specie botaniche,
domestiche ed esotiche.
Dopo la morte di Raffaello Sanzio (1483–1520) lavorò per il cardinale Giulio
de' Medici, poi papa Clemente VII, a Palazzo Madama (dove entrò in contrasto con Giulio Romano),
terminando i lavori nel 1525; successivamente lavorò a palazzo Baldassini ed
in altre importanti imprese decorative.
Tra il 1521 e il 1522, lavorò a Firenze per realizzare due
soffitti di Palazzo Medici con stucchi dipinti e affreschi a monocromo andati
perduti, ancora su commissione del cardinale Giulio de' Medici. A Firenze ritornerà brevemente nel 1532 per realizzare la volta a
lacunari della Sagrestia Nuova in San Lorenzo.
Da Abrégé de la vie des
plus fameux peintres
A Paris, Chez De Bure l'Aîné, Quay des Augustins,
du côté
du Pont Saint Michel, à Saint Paul (1745)
di Antoine-Joseph Dézallier d'Argenville
(di sconosciuto)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Ritorno a Udine
Dopo il Sacco di Roma del 1527, ritornò a Udine dove operò
anche come architetto, disegnando la Torre dell'Orologio e lavorando ad alcune
trasformazioni monumentali della città e del contado.
Sia nel Friuli che nel Veneto portò le novità della cultura figurativa
romana e introdusse in particolare il gusto delle decorazioni a stucco
"alla romana": realizzò i
bassorilievi a stucco nel Camerino di Callisto di Palazzo Grimani a Venezia.
Durante il suo soggiorno a Udine gli venne conferita la
direzione dei lavori di ricostruzione del Castello, distrutto dal
terribile terremoto del 1511. Nel 1547 egli progettò una scala esterna che dal
cortile del lato nord permetteva l'accesso al salone centrale.
Progettò anche altri lavori in città, tra questi si ricorda
la fontana davanti la Chiesa di San Giacomo, in Piazza Matteotti e la Torre
dell'Orologio.
A Cividale del Friuli progettò la Chiesa dei Battuti e sue sono anche le decorazioni nel Castello a Colloredo di Monte Albano.
A Cividale del Friuli progettò la Chiesa dei Battuti e sue sono anche le decorazioni nel Castello a Colloredo di Monte Albano.
Ultimo periodo
Nel 1550 ritornò a Roma come pellegrino del Giubileo, in gran
povertà.
Fonte: wikipedia
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