Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Il Castello di Colloredo (Colloredo di Monte Albano)


Il Castello di Colloredo fu uno dei più sontuosi castelli del Friuli, i cui fasti sono legati alla famiglia dei Colloredo, discendenti dei Mels.

Esso venne iniziato nel 1302 da Guglielmo di Waldsee, visconte di Mels con l'autorizzazione del Patriarca di Aquileia Ottobuono di Razzi († 1315). Nel 1420 dovette capitolare alle armi veneziane. Nel 1511 vene saccheggiato durante la rivolta contadina chiamata il Crudele giovedì grasso.

Nel corso dei secoli venne più volte ampliato e le caratteristiche residenziali ebbero il sopravvento su quelle difensive.

A metà del secolo XVI venne riccamente decorato dal pittore Giovanni da Udine (1487–1561).

Tre importanti figure letterarie abitarono il Castello: il primo fu Ermes di Colloredo (1622-1692) che vi nacque nel 1622; il secondo fu Ippolito Nievo (1831-1861) che qui scrisse e ambientò Le confessioni di un italiano. La cucina del castello, ad esempio, è proprio quella descritta nel romanzo. Infine dalla penna del terzo, Stanislao Nievo (1928–2006), ci arriva il racconto di quel terribile 6 maggio 1976 quando alle nove della sera il terremoto lo danneggiò pesantemente.



Colloredo 2
Il castello dopo il terremoto del 1976
(di YukioSanjo - Opera Propria)
Fonte immagine: commons.wikimedia

Fonte: wikipedia

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