Storia del Friuli-Venezia Giulia - 23 maggio 1915: primo scontro a fuoco tra l'esercito austro-ungarico e la Regia Guardia di Finanza


Il 26 aprile 1915, con la firma del Patto di Londra, l'Italia s'impegnava a lasciare la Triplice Alleanza, ad entrare nella Triplice Intesa ed a dichiarare guerra all'Impero austro-ungarico entro un mese dalla data della firma dell'accordo.

Lungo l'intera linea di confine tra Regno d'Italia ed Impero austro-ungarico, l'Italia nei mesi di aprile e maggio aveva schierato numerose truppe: 346 battaglioni di Fanteria, tra cui una ventina di Bersaglieri e una decina di Bersaglieri Ciclisti, 35 squadroni di Cavalleria, 294 batterie d'Artiglieria e 2 battaglioni della Regia Guardia di Finanza, per un totale di circa 900.000 soldati.

Il primo scontro a fuoco tra i due eserciti ebbe luogo la notte del 23 maggio 1915, quando ancora non erano iniziate ufficialmente le ostilità, sancite dalla Dichiarazione di Guerra.

Al 2° Battaglione della Regia Guardia di Finanza era stata affidata la vigilanza dei percorsi e dei ponti che avrebbero visto il passaggio dell'11ª Divisione di Fanteria (Brigate RE e Pistoia), con particolare riguardo alle infrastrutture viarie poste sul confine; tra questi il ponte di legno della dogana di Brazzano sul torrente Judrio, nella frazione di Visinale, che passava perpendicolarmente alla linea del confine segnata dal torrente stesso e faceva parte della strada che partiva da Udine e portava fino alle città austriache di Cormons e Gorizia, collegando il Regno d'Italia all'Impero austro-ungarico.

C'era una volta...
Frontiera italo-austriaca sul ponte di Brazzano


Per ostacolare l'annunciata ed imminente invasione italiana, alcuni guastatori austriaci durante la notte cercarono di minare il ponte.

Alle 23:40 del 23 maggio il Finanziere di guardia Pietro Dell'Acqua, insospettito da movimenti insoliti, allertò il compagno Costantino Carta. I due militari spararono alcuni colpi di fucile in direzione di Brazzano, i primi della Grande Guerra sul fronte italiano, e gli austriaci scapparono senza riuscire a minare il ponte. Alle prime luci dell'alba del 24 maggio vicino al ponte vennero ritrovati abbandonati attrezzi ed esplosivi.


Il moschetto modello 1891 che sparò sul torrente Judrio
i primi colpi della Grande Guerra
(Corno di Rosazzo, 11 marzo-16 aprile 2016)


Nella notte tutti i soldati dei reparti dislocati lungo il confine vennero svegliati e messi in allarme; solo gli ufficiali comandanti di reparto sapevano che dopo la mezzanotte, sarebbe iniziata la guerra e, già nel pomeriggio del 23 maggio, avevano avuto disposizioni segretissime per l'avanzata.

L'intervento fulmineo dei due militari della Regia Guardia di Finanza consentì ai fanti della Brigata RE e Pistoia di oltrepassare il confine, segnato proprio dal torrente Judrio, sul ponte di Brazzano, rimasto intatto.

Verso le 3 del mattino di lunedì 24 maggio venne dato il segnale d'inizio delle ostilità.


La stele a Visinale del Judrio

La stele a Visinale del Judrio, frazione di Corno di Rosazzo, sulla strada che da Prepotto porta a Cormonsricorda i colpi di fucile sparati contro gli austriaci dai finanzieri posti a guardia del ponte sul torrente Judrio, nella notte tra il 23 e il 24 maggio 1915.



La stele a Visinale del Judrio


Intitolazioni e riconoscimenti
Nel 1916 i Finanzieri Carta e Dell'Acqua ricevettero per il loro gesto una Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione: "Unitamente ad un compagno impediva, con prontezza ed energia, la distruzione di un ponte militare importante".


Mostre ed eventi

Dall'11 marzo al 16 aprile 2016 l'Amministrazione Comunale di Corno di Rosazzo ha organizzato una mostra dal titolo La Grande Guerra a Corno di Rosazzo dal primo colpo di fucile, collocata all'interno delle numerose iniziative sorte per il Centenario della Grande Guerra.



(Corno di Rosazzo, 11 marzo-16 aprile 2016)

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