Dopo l'Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943), con l'occupazione nazista del
nord Italia, gli Alleati intensificarono le incursioni aeree anche sul
Friuli-Venezia Giulia e sui cieli della nostra regione ebbero luogo violente
battaglie. Una delle più cruente vide l'abbattimento di cinque bombardieri alleati, tre caccia italiani e una quarantina di Messerschmitt tedeschi, tutti precipitati in mare o nell'entroterra.
Gli aerei alleati che vennero abbattuti e caddero
nelle acque dell'Alto Adriatico furono molti: una lista parziale, stilata sulla base dei Missing
Air Crew Reports, parla di oltre 25 bombardieri solo del tipo B-24 Liberator dispersi tra
il 1944 e il 1945.
A bordo di uno di questi il 30 gennaio 1944 vi erano 8 aviatori americani: Harry McGuire (navigatore), Pershing Hill (puntatore), Given Grooms (operatore radio), Gerald Herrington (assistente motorista), Harold Thompson (mitragliere), Nick Gavalas (armiere) e William Jones (assistente radio). Appartenevano al Joint Pow/Mia Accounting Comand (Jpac) con
sede centrale alle Hawaii.
Il B-24 Liberator, classificato come S/N 41-29217 e soprannominato Dumbo II, apparteneva al 449th Bomb Group, assegnato al 718th Bomb Squadron, dopo aver combattuto una battaglia aerea nel cielo di Romans d'Isonzo, precipitò in fiamme vicino all'Isola di Morgo, nella Laguna di Grado.
Il B-24 Liberator, classificato come S/N 41-29217 e soprannominato Dumbo II, apparteneva al 449th Bomb Group, assegnato al 718th Bomb Squadron, dopo aver combattuto una battaglia aerea nel cielo di Romans d'Isonzo, precipitò in fiamme vicino all'Isola di Morgo, nella Laguna di Grado.
B-24 Liberator (1943) (di United States Army Air Forces) Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Vi fu un unico superstite, Harvey Elwood Gann che oggi ha più di 90
anni. Gann che venne catturato dai tedeschi dopo essersi lanciato con il
paracadute, ha raccontato dell'abbattimento del bombardiere nel libro Escape I Must!-World War II Prisoner of War in Germany (Woodburner
Press).
I resti degli altri 7 aviatori si trovano (forse) ancora nel relitto dell'aereo che si trova a meno di 15 km dalle coste di Grado, ad una profondità tra i 13 e i 15 metri e sotto a 3-4 metri di fango.
B-24 Liberator: riprese TurSub Grado.avi
I resti degli altri 7 aviatori si trovano (forse) ancora nel relitto dell'aereo che si trova a meno di 15 km dalle coste di Grado, ad una profondità tra i 13 e i 15 metri e sotto a 3-4 metri di fango.
B-24 Liberator: riprese TurSub Grado.avi
Dopo l'abbattimento la zona venne circondata dai tedeschi e per molto tempo fu impossibile avvicinarsi.
Molti dei resti dell'aereo, individuati nel 2005, sono stati recuperati ed alcuni esposti come cimelio storico: una delle eliche costituisce, ad esempio, il monumento dedicato ai Caduti dell'Aria, che si trova alle spalle del Comune di Grado.
Il Defense Pow/Missing Personell Office (DPMO) del
Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è l'istituto che si occupa di
ritrovare tutti i prigionieri e i missing in action, ovvero i dispersi in
combattimento delle Forze armate statunitensi.
Sono due gli obiettivi della missione World War II
Families for the Return of Missing: la prima recuperare ciò che resta dei 7
avieri americani che si trovavano a bordo del B-24 Liberator precipitato vicino all'Isola di Morgo; il secondo è il recupero
di un altro B-24 inabissatosi, non lontano dall'Isola di Porto Buso, un'isoletta posta all'ingresso della Laguna di Grado al confine con la Laguna di Marano, il 28 febbraio 1945, dove ci potrebbero essere i resti di altri avieri americani.
Per interessamento della 449th Bombardment Group
Association, l'associazione che raccoglie reduci e parenti degli equipaggi
della formazione, è iniziato da tempo il prelievo del DNA ai parenti prossimi
degli scomparsi, per un'eventuale comparazione.
Nessun commento:
Posta un commento