Domenica 30 gennaio 1944, verso mezzogiorno, il cielo di
Romans d'Isonzo divenne teatro di una cruenta battaglia
aerea, tra i bombardieri americani B-24 Liberator che tornavano da
una missione il cui fine era colpire gli aeroporti tedeschi nel nord-est dell'Italia, ed
i caccia tedeschi.
Nello scontro aereo vennero abbattuti tre bombardieri americani: uno, il Sinner's Dream, con a bordo 11 avieri, cadde nei pressi della vecchia fornace Candussi a Romans d'Isonzo, un secondo cadde tra Tapogliano e Crauglio ed il terzo, i cui resti sono stati ritrovati nel 2005, si inabissò nei pressi dell'Isola di Morgo, nella Laguna di Grado.
A Romans d'Isonzo, sulla strada che conduce a Gradisca d'Isonzo, si schiantò anche un caccia tedesco, il cui pilota morì carbonizzato in mezzo ai rottami.
Complessivamente nella battaglia aerea di Romans d'Isonzo morirono 34 aviatori americani, di cui 6 appartenenti al Sinner's Dream. Questi vennero sepolti nel Cimitero di Romans d'Isonzo, assieme ad altri 4 avieri che facevano parte dell'equipaggio del B-17 I Do Dit, precipitato a Ruda, tra il fiume Torre e il fiume Isonzo.
Il 28 maggio del 1944 i 10 corpi vennero esumati e trasferiti nel Cimitero Militare Americano di San Martino Carano, a Mirandola.
Nello scontro aereo vennero abbattuti tre bombardieri americani: uno, il Sinner's Dream, con a bordo 11 avieri, cadde nei pressi della vecchia fornace Candussi a Romans d'Isonzo, un secondo cadde tra Tapogliano e Crauglio ed il terzo, i cui resti sono stati ritrovati nel 2005, si inabissò nei pressi dell'Isola di Morgo, nella Laguna di Grado.
A Romans d'Isonzo, sulla strada che conduce a Gradisca d'Isonzo, si schiantò anche un caccia tedesco, il cui pilota morì carbonizzato in mezzo ai rottami.
Complessivamente nella battaglia aerea di Romans d'Isonzo morirono 34 aviatori americani, di cui 6 appartenenti al Sinner's Dream. Questi vennero sepolti nel Cimitero di Romans d'Isonzo, assieme ad altri 4 avieri che facevano parte dell'equipaggio del B-17 I Do Dit, precipitato a Ruda, tra il fiume Torre e il fiume Isonzo.
Il 28 maggio del 1944 i 10 corpi vennero esumati e trasferiti nel Cimitero Militare Americano di San Martino Carano, a Mirandola.
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