Francesco Penco (Trieste 10 aprile 1871 - 29 dicembre 1950) compì il proprio apprendistato in Piazza della Borsa 11, Casa Ananian, presso lo studio di Emilia Manenizza (1853-1905).
Alla morte di Emilia Manenizza (1853-1905), nel 1905, continuò la gestione dello studio fotografico.
Nel 1906 chiese il permesso al comune "di fotografare nelle scuole normali gruppi di allievi".
Inizia a lavorare con la moglie dopo il maggio 1898, poichè
dai registri degli emigranti a New York emerge che il 25 maggio 1898 sbarca a
Ellis Island.
Nel 1902 è attivo a Trieste in quanto fotografa lo sciopero dei
fuochisti del Lloyd e fotografa a Venezia le macerie del campanile di San
Marco..
Nel 1904 sposò Emilia Manenizza (1853-1905).
La pubblicità del 1904 dice: "Servendosi della luce
elettrica di due lampade da 1500 candele, i fotografi dello studio Penco
riescono con successo a fotografare anche al buio. Lo studio risulta tra i più
innovativi della città: può produrre in un'ora fino a 250 fotografie".
Nel 1906 chiese il permesso al comune "di fotografare nelle scuole normali gruppi di allievi".
Foto di Franca Marini - Gruppo fb TRIESTE CHE NON C'E' PIU' |
Nel 1909 il suo studio si trova in Corso n. 14.
Nel 1925
risulta registrato alla Camera di commercio di Trieste, lo studio fotografico e
cinematografico Francesco Penco con sede in corso Vittorio Emanuele 3.
Negli
ultimi anni è suo collaboratore Augusto Zullich. Continua l'attività dello
studio Gisella Mauri, aiutante e compagna di vita, in Viale Terza armata n. 16.
Con la sua macchina fotografica Penco impresse sulla gelatina di migliaia di
lastre e pellicole la storia della città di Trieste: dalla benedizione dei feretri dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo (1863-1914) e della moglie Sofia, la Duchessa di Hohenberg (1868-1914) (2 luglio 1914), allo sbarco delle truppe italiane a Trieste (3 novembre 1918), dalla prima visita di Benito Mussolini (1883-1945) (20 settembre 1920) all'annessione della città al
Reich nazista, dall'occupazione militare delle truppe di Tito (1° maggio 1945),
ai nove anni in cui la città fu governata dagli anglo-americani (1945-1954).
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