Il 1° luglio 1914 le salme dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo (1863-1914), erede al trono, e della moglie Sofia, la Duchessa di Hohenberg (1868-1914), arrivarono a Trieste a bordo della corazzata SMS Viribus Unitis, provenienti da Sarajevo, dove il 28 giugno erano stati assassinati dal nazionalista serbo Gavrilo Princip (1894-1918).
Alle 7:45 del giorno seguente i feretri, accompagnati da salve di cannoni sparate dalle navi presenti nel porto, vennero calate dalla Viribus Unitis, ormeggiata al largo del molo San Carlo, su una maona addobbata a lutto, nella quale prese posto una scorta d'onore. Un tender della marina rimorchiò la maona fin sotto la riva di Piazza Grande. Qui vennero sbarcati e deposti su due catafalchi appositamente allestiti sulla Riva del Mandracchio.
Il feretro che racchiudeva al salma dell'Arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo (1863-1914) era ricoperto con lo stendardo arciducale con i distintivi di Capo supremo dell'armata, quello della moglie Sofia, la Duchessa di Hohenberg (1868-1914) dalla bandiera di guerra austro-ungarica.
La benedizione venne celebrata dal Vescovo di Trieste Monsignor Karlin, assistito da tutto il clero della città.
Intervennero anche rappresentanti di tutte le altre confessioni.
I feretri vennero quindi caricati su due carri funebri.
Carro funebre della Ditta Zimolo di Trieste (inizi '900),
dello stesso tipo di quelli che il 2 luglio 1914 trasportarono la salma
e quella della moglie Sofia, la Duchessa di Hohenberg (1868-1914)
alla Stazione Meridionale di Trieste
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C'era una volta...
Alcuni dei 12 carri funebri della Ditta Zimolo
rinvenuti
nella galleria antiaerea che collega Largo Sonnino e San Vito
Foto del gruppo fb TRIESTE DI IERI E OGGI
Alle 8:30 un drappello di guardie a cavallo si misero alla testa del corteo.
I feretri erano seguiti dal Luogotenente Principe di Hohenlohe, il Comandante della Marina Ammiraglio Haus, il Podestà, i Generali, gli Ammiragli, e gli Alti Funzionari. Il corteo passò per Piazza Grande, Piazza della Borsa, Via del Corso, oggi Corso Italia, Via Sant'Antonio, oggi Via Dante, Via della Caserma, oggi Via XXX Ottobre, Piazza della Caserma, oggi Piazza Dalmazia, Via Ghega, Via Cellini, e alle 9:15 arrivò alla Stazione Meridionale.
Le campane di tutta la città suonavano a morto.
Qui i feretri vennero fatti salire su un treno che li portò a Vienna, capitale dell'Impero, per i funerali; da qui avrebbero poi proseguito per Artstetten, nell'Austria inferiore, dove sarebbero stati tumulati.
Il treno partì alle 9:50.
Le poche fotografie che abbiamo del corteo funebre sono dei fotografi Mario Circovich (1877-1931), Francesco Penco (1871-1950) e Carlo Wulz (1874-1928), figlio di Giuseppe Wulz (1843-1918).
C'era una volta...
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