Gastronomia in Friuli-Venezia Giulia - LE FAVE


Provenienza: Trieste
Portata: dolce


INGREDIENTI

Per le fave bianche:
Mandorle spellate - 200 g
Zucchero a velo - 200 g
Uova - 1 albume
Maraschino - 20 ml
Rosolio - 20 ml 
Zucchero semolato - q.b. (per aiutarsi nella stesura dei filoncini)

Per le fave rosa:
Mandorle spellate - 200 g
Zucchero a velo - 200 g
Uova - 1 albume
Essenza di rose - 8 gocce
Alchermes - 10-15 ml
Zucchero semolato - q.b. 

Per le fave marroni:
Mandorle spellate - 200 g
Zucchero a velo - 200 g
Uova - 1 albume
Cacao amaro - 1 cucchiaino e mezzo
Aroma vaniglia - mezza fiala
Rhum - 20 ml
Zucchero semolato - q.b. 





PREPARAZIONE

Tritare finemente le mandorle e lo zucchero e dividere il composto in tre terrine distinte


Preparazione delle fave bianche:

Aggiungere al primo composto di mandorle e zucchero il maraschino, l'albume d'uovo, il rosolio e amalgamare fino a quando l'impasto risulti compatto ma non appiccicoso

Formare con le mani dei filoncini e ricavarne delle palline grandi come una nocciola

Adagiare le fave su una teglia rivestita da carta forno, lasciando un pò di spazio tra una e l'altra


Preparazione delle fave rosa:

Aggiungere al secondo composto di mandorle e zucchero l'albume, l'essenza di rose, l'alchermes ed impastare

Procedere come sopra con la preparazione delle palline 


Preparazione delle fave marroni:

Aggiungere al terzo composto di mandorle e zucchero l'albume, il cacao amaro, l'aroma di vaniglia, il rhum ed impastare

Procedere come sopra con la preparazione delle palline

Una volta ultimata la preparazione dei tre tipi di fave cuocerle in forno preriscaldato a 110°C-120°C per circa 10-15 minuti


Dolci che simboleggiano la commemorazione dei defunti, sono tipici dei mesi di ottobre e novembre. Si dice che i Romani usassero mangiare la fave (i legumi) sulle tombe dei loro cari, poiché erano servite come piatto principale nei banchetti funebri. Si ritevena, infatti, che all'interno di esse si celassero le anime dei defunti. Con il passare dei secoli, le fave (i legumi) vennero sostituite da piccoli dolci che ne ricordavano la forma, da qui l'origine del nome. Ogni colore ha il proprio significato: il bianco simboleggia la nascita, il rosa la vita, il marrone la morte.

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