Dal rifugio Capanna Trieste (1.135 m) raggiungibile in auto lungo una strada asfaltata, si prosegue a piedi per circa 1 ora e mezza lungo il sentiero 555, raggiungendo il rifugio Mario Vazzoler (1.714 m).
Situato nel comune di Taibon Agordino, in Val Corpassa, il rifugio Mario Vazzoler (1.714 m) si trova in posizione strategica all'imbocco della Val Cantoni, alla cui guardia sono poste due torri massicce, conosciute in tutto il mondo alpinistico: la Torre Venezia e la Torre Trieste, detta anche Torre delle Torri.
Situato nel comune di Taibon Agordino, in Val Corpassa, il rifugio Mario Vazzoler (1.714 m) si trova in posizione strategica all'imbocco della Val Cantoni, alla cui guardia sono poste due torri massicce, conosciute in tutto il mondo alpinistico: la Torre Venezia e la Torre Trieste, detta anche Torre delle Torri.
Il Rifugio Capanna Trieste (1.135 m)
e sullo sfondo la Torre Trieste (2.458 m)
(di Gere72 - Archivio Personale)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
La Torre Trieste (2.458 m)
Via normale: è costituita da una serie di varianti trovate
negli anni dai ripetitori e risulta dall'unione della via dei camini nella
parte bassa fino alla forcella della torre e dalla via normale dei primi salitori nella
parte alta Napoleone Cozzi (1867-1916) e Alberto Zanutti (14
luglio 1910). La via ha difficoltà sostenute
di IV e V grado e non è frequentemente ripetuta. E' esposta alle scariche di sassi lungo
i camini. Ad aumentare la grandiosita della Torre Trieste, c'è anche la discesa, conosciuta come una delle più complesse delle Dolomiti. Sui suoi fianchi sono stati tracciati anche itinerari sportivi.
Via Tissi: è la via spettacolare ed ardita che percorre la
lama dello spigolo ovest della torre, in completa arrampicata libera. Ha
difficoltà massime di V+, con un passo di VI ed è discontinua nei passaggi ma
ha una lunghezza notevole di oltre 700 m di dislivello. La via, per non forzare
in artificiale il risalto sommitale, esce lateralmente sul lato nord della
guglia per imboccare il camino della via normale (camino Cozzi). Una variante
più diretta è stata tracciata da Jean Couzy con difficoltà di VI e A1.
Via Cassin: aperta dal grande alpinista Riccardo Cassin nel
1935 è una delle grandi scalate delle Alpi. La via sale il ben slanciato
spigolo sud-est con una linea assai diretta e forzando in artificiale i passi
più ardui. Tale ardita scalata sfrutta le prime lunghezze di corda lungo il
fianco sud della via Carlesso per poi seguire il profilo arrotondato dello
spigolo. Il percorso supera un dislivello di 700 m (sviluppo 900 m) con
difficoltà costantemente sopra il V, con passi di VI misti a tratti in A1, A2.
È stata superata in libera con difficoltà fino a VIII- (6c+).
Via Carlesso: il capolavoro dell'alpinista rodigino Raffaele
Carlesso, la via più ardua degli anni Trenta (1934) ed una delle classiche
estreme anche oggigiorno. La via attacca la torre dalla cengia inferiore,
accanto al grande anfiteatro giallo che da verso il Vazzoler e mantenendosi sul
suo fianco destro, con andatura obliqua verso sinistra si dirige verso il
gigantesco camino a picco sulla parete sud. La via, molto lunga (1100 m di
sviluppo per 700 m di dislivello) sale con difficoltà di libera ed artificiale
di VI, VI+ e A2, A3, col famoso passo della placca coi chiodi ad espansione,
passaggio chiave che permette di arrivare alla zona sommitale della torre.
Percorsa in libera con numerosi passi di VII ed 1 di VIII- (6c+).
Via Direttissima: aperta dalla fortissima cordata
Piussi-Redaelli negli anni cinquanta è una delle vie più ardue delle Alpi e di
sicuro la più grandiosa arrampicata artificiale. Il grande anfiteatro giallo
della Torre Trieste, chiuso in alto da enormi fasce strapiombanti, fu vinto nel
centro grazie a 420 chiodi, ad espansione compresi e cunei di legno e con 4
giorni di permanenza in parete con bivacchi in posizioni precarie. La via poi
finisce nel grande camino d'uscita della Carlesso. La via supera 800 m di
dislivello con, attualmente, difficoltà di VI, VII in libera ed A3 in artificiale,
con passi arrischiati per roccia friabile. È stata percorsa in arrampicata
libera da Rolando Larcher con difficoltà di 7b su roccia marcia. La via verrà
liberata nel 2003 da Rolando Larcher con difficoltà dichiarate di 7b su roccia
marcia.
SCHEDA DELLA VETTA
Altezza: 2.458 m
SCHEDA DELLA VETTA
Altezza: 2.458 m
Stati: Italia
Regioni: Veneto
Province: Belluno
Grande Settore: Alpi Sud-Orientali
Gruppo: Gruppo del Civetta
Sottosezione: Dolomiti
Primi salitori: Napoleone Cozzi (1867-1916) e Alberto Zanutti (14 luglio 1910)
Fonte: wikipedia
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