Il Campanile di Val Montanaia (2.173 m) è una cima delle
Dolomiti friulane.
Appartiene al gruppo degli Spalti di Toro e si trova nell'omonima valle, nel comprensorio dell'alta Val Cimoliana, nel comune di Cimolais.
Appartiene al gruppo degli Spalti di Toro e si trova nell'omonima valle, nel comprensorio dell'alta Val Cimoliana, nel comune di Cimolais.
Caratteristiche
È una guglia di bellezza spettacolare e selvaggia, alta 300
metri e con una base di 60 metri. Si staglia contro il cielo al centro della
valle, in una posizione considerata unica al mondo perché nettamente separata
dalle guglie dolomitiche costituenti l'anfiteatro circostante. È frutto
dell'erosione alpina, in particolare quella attuata dai grandi ghiacciai che
ricoprivano e conferivano la forma attuale alle vallate principali.
Sulla vetta si trova una campana di bronzo che venne portata in
cima il 19 settembre 1926 da 22 alpinisti veneti. La campana reca inciso il
motto Audentis resonant per me loca muta triumpho.
Campanile di Val Montanaia Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Salita alla vetta
Alpinisticamente molto famoso e noto anche come l'urlo
di pietra, è stato scalato per la prima volta il 17 settembre 1902 dalla Squadra della Scarpa Grossa (Gilde zum große Kletterschuh) composta dagli
alpinisti austriaci Viktor Wolf von Glanvell (1871-1905) e Karl Günther Freiherr von Saar (1878-1918).
Il 7 settembre 1902 i triestini Napoleone Cozzi (1867-1916) e Alberto Zanutti avevano superato il tratto più difficile dell'ascensione, la fessura Cozzi (V grado di difficoltà), ma non erano riusciti ad intuire il percorso successivo per la vetta.
Nei giorni seguenti le due comitive si incontrarono a Cimolais, dove i triestini diedero agli alpinisti austriaci indicazioni sul percorso da loro effettuato.
Grazie alle indicazioni ricevute dagli alpinisti triestini, il 17 luglio 1902 gli austriaci riuscirono a conquistare la cima del Campanile di Val Montanaia.
Il 7 settembre 1902 i triestini Napoleone Cozzi (1867-1916) e Alberto Zanutti avevano superato il tratto più difficile dell'ascensione, la fessura Cozzi (V grado di difficoltà), ma non erano riusciti ad intuire il percorso successivo per la vetta.
Nei giorni seguenti le due comitive si incontrarono a Cimolais, dove i triestini diedero agli alpinisti austriaci indicazioni sul percorso da loro effettuato.
Grazie alle indicazioni ricevute dagli alpinisti triestini, il 17 luglio 1902 gli austriaci riuscirono a conquistare la cima del Campanile di Val Montanaia.
Ora la salita è resa più sicura grazie a materiali, tecniche e preparazioni specifiche collaudate, ma non è assolutamente da sottovalutare.
Il percorso più agevole per avvicinarsi ad ammirare il Campanile di Val Montanaia è attraverso la Val Cimoliana.
Tra il 9 agosto 1959 ed il settembre dello stesso anno gli
alpinisti Plinio Toso "Orso" del Gruppo Rocciatori Gransi di Venezia
ed il pordenonese Bepi Faggian aprirono una nuova e spettacolare via: la via
degli strapiombi sul versante nord del campanile.
Fonte: wikipedia
Fonte: wikipedia
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