Napoleone Cozzi (Trieste, 5 febbraio 1867 – Monza, 23 dicembre 1916) è stato un alpinista, pittore e decoratore italiano.
Triestino ma di famiglia friulana originaria di Travesio, si distinse presto sia per le sue doti artistiche che per quelle sportive.
Aderì all'irredentismo e subì anche un processo per terrorismo nel 1904, quando le guardie imperial-regie trovarono delle bombe "alla Orsini" nascoste sotto l'impiantito della palestra della Società Ginnastica Triestina. Il 15 luglio Napoleone Cozzi venne arrestato, assieme ad altri cospiratori, per alto tradimento. Nell'anno successivo venne inviato a processo a Vienna. Fu un caso internazionale e ci fu persino un tentativo di interferenza di Francesco Crispi tramite l'ambasciata di Berlino.
Alla fine Cozzi venne assolto e rilasciato dopo 10 mesi di carcere.
All'entrata in guerra dell'Italia venne arruolato come Sergente nel Battaglione Alpini Tolmezzo, risultando suddito del Regno d'Italia per via delle origini familiari e non risultando quindi disertore per l'Impero austro-ungarico.
Morì nel sanatorio di Monza nel dicembre 1916 per una non meglio identificata malattia.
L'alpinismo
Napoleone Cozzi fu un grandissimo sportivo: praticò il cannottaggio, la corsa e fu maestro di scherma e
pattinaggio presso la Società Ginnastica Triestina.
Venne presto in contatto con l'ambiente alpinistico triestino ed entrò a far parte della Società degli Alpinisti Triestini che nel 1885 divenne la Società Alpina delle Giulie, dove venne cooptato nella Commissione Grotte Eugenio Boegan (CGEB).
Fu uno dei primi interpreti dell'alpinismo senza guida nelle Dolomiti e precursore dell'arrampicata sportiva a Trieste, avendo individuato per primo nelle falesie della Val Rosandra un luogo privilegiato di allenamento; anni dopo la sua morte vi fiorì la prima scuola italiana di roccia sotto la guida di Emilio Comici (1901-1940), suo ammiratore e continuatore ideale.
Fu uno dei primi interpreti dell'alpinismo senza guida nelle Dolomiti e precursore dell'arrampicata sportiva a Trieste, avendo individuato per primo nelle falesie della Val Rosandra un luogo privilegiato di allenamento; anni dopo la sua morte vi fiorì la prima scuola italiana di roccia sotto la guida di Emilio Comici (1901-1940), suo ammiratore e continuatore ideale.
Napoleone Cozzi,
mentre si allena in Val Rosandra
(di sconosciuto)da Cime Irredente - Livio Isaak Sirovich Fonte immagine: Wikipedia |
La Squadra Volante
Fra il XIX e XX secolo fu il capocordata della
cosiddetta Squadra Volante, a cui aderirono, tra gli altri, Alberto
Zanutti, Giuseppe Marcovig, Antonio Carniel e Tullio Cepich.
La Squadra Volante si distinse per la soluzione di molti problemi alpinistici dell'epoca nelle Alpi Orientali. Tra questi resta celebre l'ascensione del tratto più difficile del Campanile di Val Montanaia, tutt'ora noto come fessura Cozzi (V grado di difficoltà), che fu al centro anche di una famosa "beffa alpinistica": il 17 luglio 1902 la Squadra della Scarpa Grossa (Gilde zum große Kletterschuh) di Viktor Wolf von Glanvell (1871-1905) e Karl Günther Freiherr von Saar (1878-1918) soffiò a Cozzi e compagni la conquista della cima del Campanile di Val Montanaia proprio grazie alle informazioni a lui carpite alcuni giorni prima, riguardanti l'ascensione della fessura Cozzi.
La Squadra Volante si distinse per la soluzione di molti problemi alpinistici dell'epoca nelle Alpi Orientali. Tra questi resta celebre l'ascensione del tratto più difficile del Campanile di Val Montanaia, tutt'ora noto come fessura Cozzi (V grado di difficoltà), che fu al centro anche di una famosa "beffa alpinistica": il 17 luglio 1902 la Squadra della Scarpa Grossa (Gilde zum große Kletterschuh) di Viktor Wolf von Glanvell (1871-1905) e Karl Günther Freiherr von Saar (1878-1918) soffiò a Cozzi e compagni la conquista della cima del Campanile di Val Montanaia proprio grazie alle informazioni a lui carpite alcuni giorni prima, riguardanti l'ascensione della fessura Cozzi.
"... la riunione di quei nostri sublimi era così al completo..."
Cimolais, 9 settembre 1902
(di Napoleone Cozzi - Intraisass.it/montanaia.htm
Fonte immagine: Wikimedia Commons
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L'acquerello raffigura quattro uomini e una donna durante la riunione precedente alla prima salita del Campanile di Val Montanaia. Al tavolo troviamo Viktor Wolf von Glanvell (1871-1905) con la moglie Maria Theresia Muschin Edle von Ebengreuth (1845−1930). Probabilmente è rappresentato anche Karl Günther Freiherr von Saar (1878-1918)
La Squadra Volante ebbe comunque modo di
effettuare diverse prime ascensioni nel gruppo del Civetta, del Cridola e nelle
Alpi Carniche, ritagliandosi un ruolo di rilievo nella stagione del V grado.
A differenza del suo mentore Julius Kugy (1858-1944), Napoleone Cozzi
avversò l'utilizzo di guide alpine e per acquisire la necessaria dimestichezza
con la roccia, analogamente a molti altri suoi contemporanei europei
appartenenti alla prima generazione di alpinisti senza guida, inaugurò a
Trieste la consuetudine di allenarsi arrampicando su palestre di roccia
naturali in Val Rosandra, precorrendo la moda dell'arrampicata sportiva.
Salite sulle Alpi
Alcune delle salite più
significative di Napoleone Cozzi sulle Alpi:
- Creta Grauzaria - m 2.065 (8-9 settembre 1900) - Alpi Tolmezzine Orientali - Parete e
cresta Sud: via "Direttissima", con Tullio Cepich
- Punta Cozzi - m 2.382 (4 settembre 1902) - Dolomiti Friulane - Gruppo del Cridola: prima ascensione assoluta - via normale, con Giuseppe Marcovig e Alberto
Zanutti
- Torre Venezia - m 2.337 (16 luglio 1909) - Dolomiti di Zoldo, Gruppo del
Civetta: prima ascensione assoluta - via normale, con Alberto Zanutti, Antonio
Carniel e Tullio Cepich
- Torre Trieste - m 2.458 (14 luglio 1910)
Attività artistica
Frequentò la scuola di disegno Banco Modello sotto la guida del maestro Eugenio Scomparini (1845-1913) e lavorò come pittore e decoratore di teatri e caffè.
Assieme al suo maestro Eugenio Scomparini (1845-1913) decorò l'interno
del Politeama Rossetti di Trieste ed il Teatro di Zagabria.
Da solo decorò il
Teatro di Pirano, mentre a Trieste suoi furono gli affreschi del Caffè San Marco, degli interni della sede della Società Ginnastica Triestina e del Nuovo
Frenocomio.
Il suo stile era influenzato dal simbolismo e dallo
Jugendstil con un'impronta neorinascimentale e neotiepolesca acquisita dal maestro Eugenio Scomparini (1845-1913). Come artista fu molto apprezzato dallo scrittore Silvio Benco (1874-1949) che ne
lodò soprattutto la rapidità nell'esecuzione, caratteristica congeniale alla
realizzazione dei suoi peculiari acquerelli dipinti durante le sue scalate in
montagna.
Alcuni studiosi, prima fra tutti Melania Lunazzi nel catalogo della prima mostra monografica di tutti i suoi cinque taccuini di acquarelli che si è tenuta a Palazzo Wassermann a Toppo nel 2007, gli attribuiscono anche gli affreschi di Casa Caprin.
Servizio del TG3 sulla mostra dedicata a Napoleone Cozzi (2007)
Fonte: wikipedia
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