Francesco Rismondo (Spalato, 15 aprile 1885 – Gorizia ?, 10
agosto 1915) è stato un patriota italiano.
Francesco Rismondo, patriota italiano (1905 circa)
(di sconosciuto - www.touringclub.it)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Biografia
Rismondo nacque in Dalmazia, allora austriaca, da una
famiglia molto benestante (il padre era armatore).
Fin da giovane si dedicò
all'attività sportiva intesa come unione di patriottismo e disciplina.
Fu un
appassionato di ciclismo e come tale divenne anche presidente del Veloce
Club di Spalato.
Dopo gli studi commerciali all'università di Graz fece pratica nel Regno Unito e resse l'agenzia della Società di Navigazione Dalmazia, di proprietà del padre.
Dopo gli studi commerciali all'università di Graz fece pratica nel Regno Unito e resse l'agenzia della Società di Navigazione Dalmazia, di proprietà del padre.
Nel 1915, poche settimane prima dell'intervento italiano
nella Prima guerra mondiale, Rismondo entrò con la giovane moglie sotto falso
nome nel Regno d'Italia e il 16 giugno si arruolò come volontario nell'esercito
italiano per combattere la guerra contro l'Austria-Ungheria.
Inizialmente prescelto per un ufficio di interprete grazie alle sue conoscenze linguistiche, Rismondo insistette per essere assegnato al fronte e fu così che venne incorporato nell'8° Battaglione Ciclisti dell'VIII Reggimento Bersaglieri e inviato al fronte del Carso, dove il 21 luglio si distinse sul Monte San Michele.
Inizialmente prescelto per un ufficio di interprete grazie alle sue conoscenze linguistiche, Rismondo insistette per essere assegnato al fronte e fu così che venne incorporato nell'8° Battaglione Ciclisti dell'VIII Reggimento Bersaglieri e inviato al fronte del Carso, dove il 21 luglio si distinse sul Monte San Michele.
La sua morte è ancora poco chiara: dato per disperso dagli
italiani, rimase probabilmente ferito nel corso di un combattimento nei pressi
di Opacchiasella e cadde prigioniero dagli austriaci.
Secondo alcune fonti sarebbe stato riconosciuto come disertore, perché tradito da una tabacchiera con dedica, e giustiziato sulla forca il 10 agosto dello stesso anno, probabilmente a Gorizia.
Secondo altre fonti, avrebbe tentato la fuga con altri prigionieri nel corso di un attacco italiano e sarebbe per questo stato ucciso dalle guardie ad Abbazia.
Il suo corpo non venne comunque mai trovato, né uno scritto comprovante l'eventuale sentenza capitale.
Gabriele D'Annunzio (1863-1938) lo definì l'Assunto di Dalmazia.
Secondo alcune fonti sarebbe stato riconosciuto come disertore, perché tradito da una tabacchiera con dedica, e giustiziato sulla forca il 10 agosto dello stesso anno, probabilmente a Gorizia.
Secondo altre fonti, avrebbe tentato la fuga con altri prigionieri nel corso di un attacco italiano e sarebbe per questo stato ucciso dalle guardie ad Abbazia.
Il suo corpo non venne comunque mai trovato, né uno scritto comprovante l'eventuale sentenza capitale.
Gabriele D'Annunzio (1863-1938) lo definì l'Assunto di Dalmazia.
Ad ogni modo nel primo dopoguerra prevalse l'ipotesi del
martirio sulla forca, che valse a Francesco Rismondo la Medaglia d'Oro al Valor
Militare alla Memoria.
Cippo a Francesco Rismondo sul
(di Touring Club Italiano - WW1 dentro la Grande Guerra)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Fonte: wikipedia
Nessun commento:
Posta un commento