Il Monte San Michele (275 m s.l.m.), è un rilievo
carsico situato a cavallo tra i comuni di Sagrado, in particolare la
frazione di San Martino del Carso e Savogna d'Isonzo, nella provincia di Gorizia.
Dalla sua sommità è visibile la città di Monfalcone, la foce dell'Isonzo e l'intera Laguna di Grado, mentre verso sud-est nelle giornate nitide si può arrivare a vedere l'estremità nord-occidentale della penisola istriana di punta Salvore, nei pressi di Pirano.
Dalla sua sommità è visibile la città di Monfalcone, la foce dell'Isonzo e l'intera Laguna di Grado, mentre verso sud-est nelle giornate nitide si può arrivare a vedere l'estremità nord-occidentale della penisola istriana di punta Salvore, nei pressi di Pirano.
Il Monte San Michele durante la Prima guerra mondiale
La fama del Monte San Michele è legata al fatto che fu teatro di numerose battaglie durante la Prima guerra mondiale. Esso, infatti, grazie alla sua posizione dominava la bassa valle dell'Isonzo e permetteva di tenere sotto controllo la città di Gorizia.
A seguito della Prima battaglia dell'Isonzo (23 giugno-7 luglio 1915), la postazione venne pesantemente fortificata dagli austro-ungarici, tramite un ampio sistema di caverne e ricoveri, e munita di cannoni di grande calibro.
Il Regio Esercito Italiano tentò per mesi di conquistarlo, tanto che la sanguinosa Seconda battaglia dell'Isonzo (18 luglio-3 agosto 1915) è nota anche come Battaglia del San Michele, perché qui lo sforzo italiano fu più concentrato e intenso. Le estese fortificazioni, difese da reparti ungheresi, resistettero a diversi attacchi e il monte cadde in mani italiane il 6 agosto 1916, solo durante la Sesta battaglia dell'Isonzo.
Inoltre esso fu teatro del primo attacco condotto con i gas sul fronte
italiano: il 29 giugno del 1916 l'esercito austro-ungarico attaccò di sorpresa il Regio
Esercito italiano utilizzando una miscela di cloro e fosgene con relativo
successo.
Ancora oggi la zona tra Fogliano Redipuglia e Sagrado è disseminata di trincee, camminamenti, caverne, gallerie e molti piccoli monumenti spontanei sorti dopo la Prima guerra mondiale, come il cippo dedicato al patriota italiano Francesco Rismondo (1885-1915).
Diverse strutture sono ancora visitabili, ad esempio la galleria del comando austro-ungarico Generale Lukacich e l'ampia galleria della III Armata, accessibile dal piazzale su cui si trova anche il museo del Monte San Michele.
Il Percorso dei Cippi
Ancora oggi la zona tra Fogliano Redipuglia e Sagrado è disseminata di trincee, camminamenti, caverne, gallerie e molti piccoli monumenti spontanei sorti dopo la Prima guerra mondiale, come il cippo dedicato al patriota italiano Francesco Rismondo (1885-1915).
Diverse strutture sono ancora visitabili, ad esempio la galleria del comando austro-ungarico Generale Lukacich e l'ampia galleria della III Armata, accessibile dal piazzale su cui si trova anche il museo del Monte San Michele.
Il Percorso dei Cippi
CURIOSITA'
Letteratura
Il Monte San Michele viene citato nella poesia Sono una creatura del poeta Giuseppe Ungaretti (1888-1970), che partecipò in prima persona alla Prima guerra mondiale.
Musica
Il Monte San Michele viene citato nel canto della Prima guerra mondiale dal titolo Fuoco e mitragliatrici.
Fonte: wikipedia
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