Il Trieste è stato un batiscafo equipaggiato per resistere alle enormi pressioni delle profondità marine in grado di contenere un equipaggio di due persone.
Il 23 gennaio 1960 conquistò il record di profondità raggiunta con una discesa a 10.902 metri nel punto più profondo del pianeta: la Fossa delle Marianne.
Il batiscafo Trieste Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Struttura
Il Trieste venne ideato dallo scienziato svizzero Auguste Piccard (1884-1962), che applicò gli studi ed i suoi esperimenti con il pallone stratosferico, per la costruzione del batiscafo che venne eseguita in Italia.
Nel 1958 il Trieste venne acquistato dalla U.S. Navy per 250.000 $.
Il batiscafo era costituito da una camera
riempita di benzina per permetterne il galleggiamento e da una sfera
a pressione costante separata dal resto della struttura. Questa struttura rivoluzionò il metodo di immersione: mentre
prima una sfera era calata in acqua da una nave, rimanendo sempre collegata ad
essa tramite un cavo, il Trieste era in grado di muoversi liberamente, senza
essere collegato in alcun modo alla nave durante l'immersione.
Il Trieste era lungo più di 15 m, ma buona parte della sua
grandezza era dovuta alla presenza di una serie di galleggianti riempiti con 85
m³ di benzina e di compensatori riempiti d'aria. L'equipaggio doveva stare
nella sfera di 2,16 m, attaccata al fondo della struttura, per raggiungere la
quale era necessario attraversare un tunnel che passava attraverso il
galleggiante.
La sfera in cui si trovava l'equipaggio era accessoriata per
permettere alle due persone una vita completamente indipendente sia all'interno dalla
nave in superficie che dal resto della struttura. Con un sistema a circuito chiuso simile a quello utilizzato
nelle navicelle spaziali, l'aria entrava nella sfera da cilindri in pressione e
l'anidride carbonica veniva eliminata passando attraverso scatole metalliche a
calce sodata. Il sistema era alimentato da batterie.
Mentre la sfera venne costruita dalla Società delle Fucine a Terni, lo scafo venne costruito nel cantiere navale di San Marco dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste, verso la fine del 1952.
Altre immersioni del Trieste
Mentre la sfera venne costruita dalla Società delle Fucine a Terni, lo scafo venne costruito nel cantiere navale di San Marco dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico di Trieste, verso la fine del 1952.
C'era una volta...
Foto del gruppo fb TRIESTE CHE NON C'E'
PIU'
Altre immersioni del Trieste
Nell'aprile del 1963 il Trieste venne modificato per essere
utilizzato nell'Oceano Atlantico. Nell'agosto dello stesso anno venne utilizzato
per la ricerca dell'USS Tresher, ritrovato poi nei pressi del New
England a 2,56 chilometri al di sotto della superficie.
Dopo questa missione il Trieste venne smantellato e la sua
sfera pressurizzata venne utilizzata nel Batiscafo Trieste II.
Il batiscafo Trieste II (di Schuminweb on en.wikipedia) Fonte immagine: Wikimedia Commons |
I batiscafi di tipo
Trieste vennero definitivamente eliminati nel 1983 per essere sostituiti dai
sommergibili di tipo Alvin.
La sfera pressurizzata originale del batiscafo Trieste è
tuttora nell'U.S. Navy Museum di Washington D.C. USA.
SCHEDA
- Tipo: Batiscafo
Il batiscafo Trieste nel U.S. Navy Museum di Washington D.C. USA (di Wahrig2003 - Opera Propria) Fonte immagine: Wikimedia Commons |
SCHEDA
- Tipo: Batiscafo
- Proprietà: U.S.
Navy (dal 1958)
- Cantiere: Acciaierie
di Terni, Cantieri Riuniti dell'Adriatico (Trieste e Castellammare di Stabia)
- Varata: 26 agosto 1953
- Radiata: 1° giugno 1971
- Situazione attuale: in mostra al U.S. Navy Museum di Washington D.C. USA
- Situazione attuale: in mostra al U.S. Navy Museum di Washington D.C. USA
CURIOSITA'
Filatelia
Nel 1994 le Poste Svizzere hanno dedicato un francobollo al batiscafo Trieste.
Nessun commento:
Posta un commento