Narra la leggenda che Massimiliano d'Austria (1832-1867), fratello di Francesco Giuseppe d'Austria (1830-1916), venendo sorpreso da un temporale nella baia di Grignano, fu costretto a fermarsi. Rimasto enormemente affascinato dalla zona, decise di acquistare un terreno roccioso sulle rive e vi fece costruire un castello, il Castello di Miramare.
La storia ci racconta che la costruzione del Castello non era ancora finita, quando Massimiliano d'Austria (1832-1867) e sua moglie Carlotta del Belgio (1840-1927) dovettero partire per il Messico, dove gli era stata offerta la corona di Imperatore. Dal molo sembrava salutarlo la sfinge egizia che lui stesso aveva fatto installare.
Dopo tre anni di inutili tentativi di prendere il potere, Massimiliano d'Austria (1832-1867) venne catturato dai nemici e fucilato.
Sua moglie Carlotta del Belgio (1840-1927), che aveva cercato aiuto presso tutte le corti europee, alla notizia della sua morte, impazzì.
Da quel momento molti cominciarono a parlare della cosiddetta maledizione di Miramare (o maledizione della Sfinge), convincendosi che il Castello portasse sfortuna.
In effetti diverse altre morti furono collegate al Castello.
Ad esempio, nel 1914, l'erede al trono d'Austria Francesco Ferdinando (1863-1914) vi soggiornò con la moglie Sofia, la Duchessa di Hohenberg (1868-1914), prima di recarsi a Sarajevo. Come è noto, là furono assassinati dal nazionalista serbo Gavrilo Princip (1894-1918) e questo assassinio fu la scintilla che fece scoppiare la Prima guerra mondiale.
Ancora, durante gli anni Trenta Amedeo di Savoia-Aosta, Duca d'Aosta (1898-1942) vi abitò per circa sette anni mentre comandava il 4° Stormo Caccia di Gorizia. Partito per l'Africa al comando delle truppe italiane in Etiopia, venne catturato dagli inglesi e morì il 3 marzo 1942 nell'ospedale militare di Nairobi.
Ancora, durante gli anni Trenta Amedeo di Savoia-Aosta, Duca d'Aosta (1898-1942) vi abitò per circa sette anni mentre comandava il 4° Stormo Caccia di Gorizia. Partito per l'Africa al comando delle truppe italiane in Etiopia, venne catturato dagli inglesi e morì il 3 marzo 1942 nell'ospedale militare di Nairobi.
Infine, al termine della Seconda guerra mondiale, anche due Generali americani che avevano stabilito all'interno del Castello la Sede del Comando morirono, il primo in un incidente stradale e l'altro nel corso della guerra in Corea.
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