Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - La Scuola Mosaicisti (Spilimbergo)


La parola mosaico deriva dal greco e significa opera paziente, degna delle muse

L'arte musiva consiste nel comporre un disegno a soggetto, utilizzando piccole tessere o tasselli di pietre naturali, terrecotte o paste vitree. Le tessere tagliate a mano, vengono fissate su uno strato di cemento o mastice.

A tramandare questa arte antica è oggi la Scuola Mosaicisti del Friuli, istituita nel gennaio 1922 a Spilimbergo ma preceduta nel 1920 dalla Cooperativa Mosaicisti di Sequals.

Dal '500 all'800 vi fu una notevole migrazione di artigiani del Tagliamento verso Venezia, dovuta alle numerose richieste di decorazioni di terrazzi alla veneziana, una pavimentazione molto diffusa in laguna perché rispondeva bene ai movimenti dei terreni. Il requisito fondamentale era che i sassi utilizzati per queste decorazioni provenissero dai fiumi. Setacciando i greti del Tagliamento e dei suoi affluenti era possibile trovare piccole pietre di differenti colori che potevano essere utilizzate per le decorazioni. Dopo averle raccolte e accuratamente selezionate, gli artigiani di Sequals, Colle, Solimbergo, Arba, Fanna, Cavasso Nuovo e Spilimbergo partivano verso Venezia.

Dalle pietre si passò poi a delle vere tessere per mosaico.



La Pimpa
(
Spilimbergo)


Dalla prima metà dell'800 i mosaicisti cominciarono ad andare oltre Venezia: dalla Francia agli Stati Uniti, dal Canada al Venezuela, dall'Argentina all'Australia, gli artisti di Sequals realizzarono opere di notevole livello in tutto il mondo, dalla decorazione della Library of Congress di Washington a quella dell'Opéra di Parigi.

Al mosaicista di Sequals Giandomenico Facchina (1826-1904), noto anche per gli interventi nella chiesa di Lourdes, si deve l'ideazione della tecnica a rivoltatura su carta o della composizione a rovescio: il procedimento di lavorazione prevede che su un foglio disegnato a rovescio, si fissino le tessere mediante una colla di farina, rimossa solo dopo la posa in sede del mosaico. Questa tecnica di restauro, già apprezzata in Francia, venne applicata nella metà dell'ottocento oltre che per il restauro, anche per la produzione di nuovi mosaici.

Nel 1922 venne istituita la Scuola Mosaicisti, intitolata a Irene di Spilimbergo, pittrice locale e allieva del Tiziano, morta a Venezia nel 1559.

Agli anni tra le due guerre risale la decorazione parietale e pavimentale del Foro Italico a Roma: quasi 10.000 mq di mosaici. Al dopoguerra, invece, i mosaici del Monastero di Sant'Irene vicino ad Atene (più di 1.000 mq) e il rivestimento musivo della cupola del Santo Sepolcro a Gerusalemme (345 mq circa).

Fra le realizzazioni di altro tipo segnaliamo il mosaico pavimentale realizzato nel 1991 per l'Kawakyu Hotel di Shirahama in Giappone (1.600 mq) e l'installazione a Tokyo nel 2002 di mosaici ispirati a quelli del mausoleo di Santa Costanza a Roma (IV sec. d.C.). Da citare anche la trasposizione in mosaico di un tappeto del V sec. a.C., rinvenuto nella valle di Pazyryk tra Siberia e Mongolia, dei Codici Miniati (1484-1507) del Duomo di Spilimbergo, i mosaici della colonna nella piazza Corte Europa a Spilimbergo e nel progetto di recupero di strutture militari dismesse.

Numerose sono le opere realizzate in collaborazione con architetti e designers sia italiani che di altre nazionalità, che abbelliscono ristoranti, chiese, ville e luoghi vari in tutto il mondo. Basti pensare al grande mosaico Saetta iridescente per la nuova stazione della metropolitana Temporary Word Center Path Sation (Ground Zero) di New York, alla scultura musiva all'ingresso del Centro Ricerche FIAT di Orbassano (TO), alla pavimentazione musiva della Piazza della Transalpina tra Gorizia e Nuova Gorica, realizzata per l'ingresso della Slovenia nell'Unione europea, alle decorazioni parietali per il Centro culturale Chicasaw in Oklaohoma (USA), al ciclo musivo per la Volksbank di Graz ed a quello per la Chiesa di San Lorenzo (AQ); alla Bibbia a cielo aperto-Il Vecchio Testamento per il comune di Cercivento (UD).

Importanti gli interventi nel settore del restauro dei mosaici risalenti alla fine dell'800 ma anche di tutto il '900. Si pensi ai prestigiosi mosaici del Santuario di Lourdes in Francia, all'opera musiva presso la stazione ferroviaria di Venezia ed alla cupola Maison Simons in Quebec, Canada.