Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Il Cimitero degli Eroi (Aquileia)


I primi reparti dei bersaglieri giunsero negli ultimi giorni di maggio del 1915 con l'obiettivo di raggiungere Monfalcone. La città patriarcale divenne così una delle retrovie sul fronte carsico e nel cimitero a lato della Basilica cominciarono ad essere tumulati i primi caduti.

All'interno ogni tomba è caratterizzata dalla presenza di una croce in ferro, ornata da un intreccio di lauro e quercia, che circonda un disco bronzeo riportante la frase "Dulce et decorum est pro Patria mori" ovvero "Morire per la Patria è dolce e decoroso", il nome del caduto e il reparto di appartenenza.

Nel Cimitero degli Eroi si trovano anche diverse opere monumentali, prime fra tutte l'arcosolio in pietra, ovvero un sarcofago inserito in una nicchia che contiene 10 militi ignoti tumulati qui il 4 novembre 1921.

Sul lato frontale del monumento è stata affissa la lapide con incise le parole pronunciate dal Duca d'Aosta nella cerimonia del 2 novembre 1919, mentre sulla cornice dell'arco si può leggere la frase:


Omnes isti in generationibus gloriam adepti sunt

Ai piedi del monumento venne sepolta Maria Bergamas (1867-1952), la donna che scelse tra 11 salme di soldati ignoti, quella del milite che venne sepolto presso l'Altare della Patria a RomaSulla pietra tombale troviamo scritto:


Maria Bergamas, PER TUTTE LE MADRI, IV novembre MCMLIV

Tra gli altri monumenti funebri presenti vi è anche quello del Maggiore Giovanni Randaccio (1884-1917), comandante del II Battaglione - 77° Reggimento Fanteria Lupi di Toscana.

Sul muro del retro della Basilica che costeggia il Cimitero è infine possibile leggere una frase pronunciata da Gabriele D'Annunzio (1863-1938) il 2 novembre 1915 in occasione del Giorno della Commemorazione dei Defunti, nella Basilica:

"O Aquileia, donna di tristezza, sovrana di dolore,
tu serbi le primizie della forza nei tumuli di zolle,
all'ombra dei cipressi pensierosi.
Custodisci nell'erba i morti primi:
una verginità di sangue sacro e quasi un rifiorire di martirio
che rinnovella in te la melodia.

La madre chiama e in te comincia il canto.
Nel profondo di te comincia il canto.
L'inno comincia degli imperituri
quando il divino calice s'innalza.
Trema a tutti i viventi il cuore in petto.
Il sacrificio arde fra l'Alpe e il mare"



Il Cimitero degli Eroi