Il 7 febbraio 1945 un centinaio di gappisti appartenenti alle Brigate Garibaldi, capeggiati da Mario Toffanin (1912-1999), nome di battaglia Giacca, raggiunse la Baita di Topli Uork, comunemente conosciuta come Malghe di Porzûs, nel comune di Faedis, all'epoca sede della 1° Brigata Osoppo, con l'obiettivo di arrestarne e fucilarne i membri.
Malghe di Porzûs
La Divisione partigiana Osoppo, era capeggiata da Francesco De Gregori (1910-1945), nome di battaglia Bolla, zio dell'omonimo cantautore.
La principale accusa mossa agli uomini della Osoppo era quella di aver contrastato la politica di collaborazione con la Jugoslavia aprendo una trattativa con i tedeschi per impedire l'annessione del Friuli alla Jugoslavia, la quale puntava oltre che al Friuli anche alla Dalmazia, alla Slovenia e all'Istria.
28 gennaio 1945: informativa da parte della prefettura di
Udine della RSI
sulle presunte trattative fra tedeschi, Decima Mas e Osoppo
(Il Prefetto - Prefettura di Udine)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Mario Toffanin (1912-1999) li accusò anche di non aver ridistribuito agli altri gruppi partigiani parte delle armi fornite alla stessa Osoppo dagli angloamericani.
La Baita di Topli Uork,
comunemente conosciuta come Malghe di Porzûs
(di sconosciuto - Storia della guerra civile in Italia di
Giorgio Pisanò)
Fonte immagine: wikipedia |
Per superare i posti di guardia osovani senza creare allarme, i gappisti affermarono di essere dei partigiani sbandati a seguito di un
rastrellamento.
Come messaggero del gruppo agli ordini di Mario Toffanin (1912-1999), venne inviato il partigiano Fortunato Pagnutti, nome di battaglia Dinamite, il quale informò
gli osoviani dell'intenzione del gruppo di arruolarsi
con loro e di incontrare il Comandante Francesco De Gregori (1910-1945), il quale aveva appena
effettuato lo scambio di consegne con Aldo Bricco, nome di battaglia Centina o Pinerolo (1913-2004).
Venne, così, inviata una staffetta ad avvertire Francesco De Gregori (1910-1945), ma appena questa si fu allontanata, i gappisti fecero prigionieri gli osovani,
inferiori di numero.
Quattro di loro, accortisi della situazione, riuscirono a fuggire, mentre Giovanni Comin, nome di battaglia Gruaro, venne ucciso dopo pochi passi.
Appena Francesco De Gregori (1910-1945) raggiunse il gruppo, venne fatto prigioniero ed interrogato dal Mario Toffanin (1912-1999) riguardo al luogo dove fossero nascoste le armi e le munizioni.
Requisite le armi, tutti gli osovani vennero portati via, con l'eccezione di Francesco De Gregori (1910-1945) e di Gastone Valente (1913-1945) nome di battaglia Enea.
Circa una ventina di gappisti, con a capo Mario Toffanin (1912-1999), rimasero
alla malga e, non appena il gruppo si fu allontanato, uccisero i due osovani.
Elda Turchetti (1923-1945), nome di battaglia Livia, venne arrestata dai gappisti mentre si trovava nella cosiddetta "malga comando", dalla parte opposta del crinale del Topli Uork rispetto alla cosiddetta "malga dell'eccidio", dove venne condotta e in seguito fucilata.
Si salvarono il Capitano Aldo Bricco, nome di battaglia Centina o Pinerolo (1913-2004), che venne ferito e creduto morto, e due partigiani che vennero risparmiati perché scelsero di passare nei GAP: Leo Patussi, nome di battaglia Tin, e Gaetano Valente, nome di battaglia Cassino. Loro tre furono, successivamente, i principali testimoni del processo.
Dal 2011 le malghe sono Monumento Nazionale.
CURIOSITA'
Cinema
Ispirato a questo fatto, il regista Renzo Martinelli nel 1997 ha girato un film dal titolo Porzûs.
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