Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - I "bagni" di Trieste


Il Soglio di Nettuno fu il primo stabilimento balneare cittadino, aperto nella primavera del 1823 di fronte alla Sanità.

Il proprietario e l'ideatore del bagno fu il commerciante Domenico d'Angeli. 

Era ancorato davanti a Piazza Giuseppina, oggi Piazza Venezia, ed era raggiungibile in barca o attraverso una passerella.

Vi si potevano trovare vasche per fare bagni caldi e di acqua dolce; una caffetteria con tavolini e sedie, vasche acquari con flora e fauna del golfo e anche una sala per fumatori.

Il bagno venne visitato dall'Imperatore Francesco I (1768-1835) il 13 giugno 1832.


C'era una volta...
Foto del gruppo fb TRIESTE CHE NON C'E' PIU'


Il bagno Boscaglia, diventato poi Bagno Buchler e Galleggiante Nazionale.

Verso il 1830 davanti a Piazza Grande, oggi Piazza Unità d'Italia, venne inaugurato il Bagno Boscaglia, dal nome del primo proprietario.

Un bagno con struttura in legno, ancorato in mare aperto, spesso smontato alla fine della stagione balneare oppure ancorato in Sacchetta d'inverno. Un apposito vaporetto trasportava i bagnanti al bagno.

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Dopo qualche anno dalla sua inaugurazione, cambiò proprietario e divenne il Bagno Buchler e nel 1898 venne ristrutturato completamente e modernizzato.


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Nel 1891 venne rinominato Galleggiante Nazionale.


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Il bagno Maria venne costruito nel 1857 nel Cantiere San Rocco a Muggia dove tornava durante gli inverni per la manutenzione.

Era uno stabilimento galleggiante, costruito in legno, lungo 50 metri per 26 e d'estate veniva ormeggiato nei pressi del molo San Carlo, oggi molo Audace.

Aveva una capienza di 200 persone e pare fosse riservato soprattutto ai clienti del lussuoso Hotel de la Ville, sulle Rive.

Questi tre bagni galleggianti rimasero attivi fino al 1911 quando nella notte tra il 13 ed il 14 giugno andarono completamente distrutti per una violentissima tempesta che danneggiò gravemente in molti punti anche le Rive, affondando barche e velieri e causando anche diversi morti.


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Nel 1886 venne costruito il bagno Excelsior, con il salone-bar all'entrata, il ristorante sul mare e il solarium. Il bagno venne completato nel 1895 con la costruzione dell'omonimo albergo dall'altra parte della strada, a cui si aggiunse nel 1909 un teatrino e nel 1910 la pista di pattinaggio.


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Il bagno Fontana venne inaugurato alla fine del 1800 per un pubblico d'élite. Il proprietario era un certo Carlo Ottavio Fontana.

A differenza dei bagni Soglio di Nettuno, Boscaglia e Maria non era un bagno galleggiante ma posizionato a terra; si trovava nei pressi della Sacchetta ed era servito dal tram a cavalli.

Pare sia stato demolito nel 1908 per far posto ai binari che partivano dalla Stazione ferroviaria di Campo Marzio.

James Joyce (1882-1941) lo cita nella Rubrica di Trieste, in un passo dedicato al figlio e intitolato Giorgino: "Lo tenevo in mare nei bagni di Fontana e... ".


Agli inizi del '900, vicino al bagno La Lanterna venne costruito interamente in legno, il Nuovo Bagno MilitareNegli anni Trenta venne ristrutturato, aperto ai civili e rinominato bagno Savoia.


Negli stessi anni venne anche edificato il bagno Ausonia, antico nome dell'Italia. 

All'epoca si trattava di una struttura decisamente avvenieristica, essendo tutta in cemento armato e nata per scopi teraupetici e natatori.

Nel 1936 i due bagni Savoia e Ausonia vennero uniti attraverso un pontile in legno, dando vita così ad uno stabilimento di 6.700 mq.

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