Storia del Friuli-Venezia Giulia - 10 giugno 1944: il più cruento bombardamento della città di Trieste


Durante la Seconda guerra mondiale la città di Trieste subì una quindicina di bombardamenti anglo-americani nei quali in totale morirono più di 500 civili, i feriti furono migliaia e ancora di più i senza tetto.

Il più cruento ebbe luogo il 10 giugno 1944.

Fino a quel giorno cielo sopra Trieste era stato sorvolato da aerei anglo-americani partiti dalle basi del sud Italia e diretti a bombardare l'Austria e la Germania.

Quel sabato mattina, dalle 9:15 alle 9:25 un centinaio di bombardieri americani, scortati da una squadriglia di caccia, in quattro tornate, da 4000 metri di altezza sganciarono circa 300 bombe sulla città. Era una formazione di B-24 Liberators appartenenti ai Bombardment Groups 376th e 449th della 15th USA Air Force, con base in Puglia.


C'era una volta...
Il bombardamento su Trieste


I morti furono 378, 1.800 feriti e anche i danni alle abitazioni furono pesanti: più di 250 edifici distrutti, più di 700 case gravemente danneggiate per un totale di 4.000 persone senza tetto.

Diversi erano gli obbiettivi: la Raffineria Aquila, il deposito di oli minerali della Standard di San Sabba, le infrastrutture portuali, gli snodi ferroviari della Linea Ferroviaria Meridinale.

Non tutte le bombe colpirono gli obiettivi: non vennero centrati né il tratto della Ferrovia Meridionale che passa nei pressi di Via S. Marco-Via Ponziana, nonostante le 28 bombe che vennero sganciate sopra San Giacomo, né il tratto ferroviario che si snoda nella zona delle Campanelle, nonostante le 36 bombe cadute su Strada di Fiume e la Maddalena.

Altri obiettivi furono la zona delle caserme e Via Rossetti, dove abitava il Gauleiter (Supremo Commissario) della Zona d'Operazione Litorale Adriatico Friedrich Rainer: qui vennero colpite la Chiesa della Madonna delle Grazie ed altre ville poste in Via dei Porta.

Venne bombardato anche il Palazzo di Giustizia, sede del Comando Generale delle SS und Polizei in der Operationszone Adriatisches Küstenland: nella zona caddero 15 bombe che colpirono Via Battisti e Via San Francesco.

Furono anche colpiti il Pastificio Triestino e gli edifici in Viale D'Annunzio e in Piazza Foraggi: in quella zona caddero 50 bombe.

Altri obiettivi furono la Stazione della Ferrovia Meridionale e il Porto Vecchio: in quella zona caddero 20 bombe.



10 giugno 1944: il più cruento bombardamento della città di Trieste
(Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez)


Il limitato numero di vittime rispetto al livello di distruzione della città lo si deve al fatto che il Comune di Trieste avesse fatto costruire nel sottosuolo della città ben 18 ricoveri antiaerei pubblici, come ad esempio quello adiacente il rifugio militare tedesco denominato Kleine Berlinoltre all'adattamento a ricovero delle Gallerie Sandrinelli e San Vito, nei quali poterono trovare rifugio la maggior parte dei triestini.

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