Carlo Leopoldo Conighi (Trieste, 4 luglio 1884 – Udine, 5
gennaio 1972) è stato un architetto italiano.
Biografia
Gioventù
Carlo Leopoldo Conighi, detto Juniore, per differenziarlo
dal padre, era nato a Trieste nel 1884 da Carlo Alessandro Conighi (1853-1950) e da Elisa Ambonetti.
La famiglia si trasferì a Fiume per lavoro.
Studiò a Trieste e, dal 1899 al 1902, lavorò nei cantieri aperti in Abbazia, sotto la direzione del "costruttore edile autorizzato" Federico Coretti. Fu "praticante edile" presso il costruttore Mario Mosco di Trieste, fino al 1906. Superò l'esame di abilitazione nel 1905, presso la Imperial Regia Scuola Industriale Superiore di Trieste.
La famiglia si trasferì a Fiume per lavoro.
Studiò a Trieste e, dal 1899 al 1902, lavorò nei cantieri aperti in Abbazia, sotto la direzione del "costruttore edile autorizzato" Federico Coretti. Fu "praticante edile" presso il costruttore Mario Mosco di Trieste, fino al 1906. Superò l'esame di abilitazione nel 1905, presso la Imperial Regia Scuola Industriale Superiore di Trieste.
Carlo Leopoldo Conighi (1960)
(di E. Varutti - Opera Propria)Fonte immagine: Wikimedia Commons |
Tra l'Architettura e Mazzini
Dal 1906 al 1912 fu "dirigente ai lavori" nella ditta
paterna a Fiume, per l'edificazione di diciassette case operaie nella zona di
Torretta, sobborgo di Fiume, su commissione della Società anonima per la
costruzione dei quartieri popolari.
Diresse i lavori per la costruzione di vari palazzi a Fiume, tra i quali: Casa Penso, Casa Dettelbach, Casa Firmi e quella dell'amministrazione dell'Oleificio ungherese.
Si dedicò anche all'attività politica; infatti, il 30 novembre 1908, venne eletto nel consiglio del circolo La Giovine Fiume, che si ispirava a Giuseppe Mazzini (1805-1872).
Il 19 maggio 1910 si sposò con Amalia Rassmann, di origine boema, che gli diede tre figli: Carlo Ferruccio (Fiume 1912-Roma 1998), Carlo Enrico Edoardo (Fiume 1914-Ferrara 1995) e Helga Maria (Fiume 1923-Udine 2000).
Diresse i lavori per la costruzione di vari palazzi a Fiume, tra i quali: Casa Penso, Casa Dettelbach, Casa Firmi e quella dell'amministrazione dell'Oleificio ungherese.
Si dedicò anche all'attività politica; infatti, il 30 novembre 1908, venne eletto nel consiglio del circolo La Giovine Fiume, che si ispirava a Giuseppe Mazzini (1805-1872).
Il 19 maggio 1910 si sposò con Amalia Rassmann, di origine boema, che gli diede tre figli: Carlo Ferruccio (Fiume 1912-Roma 1998), Carlo Enrico Edoardo (Fiume 1914-Ferrara 1995) e Helga Maria (Fiume 1923-Udine 2000).
L'irredentismo
Durante la Prima guerra mondiale venne inquadrato nell'esercito
austro-ungarico con funzioni di artigliere, mentre i due fratelli più giovani,
Giorgio Alessandro (1892-1977) e Cesare Augusto (1895-1957), scappati verso l'Italia, si arruolarono
nell'esercito italiano.
Dal 1919 al 1922 fu con i legionari fiumani, partecipando alle attività dello Stato Libero di Fiume.
Fu cassiere della sezione di Fiume de La Giovine Italia.
Dal 28 novembre 1928 risultò iscritto in qualità di Baumeister (costruttore edile) nell'Elenco speciale supplementare e transitorio degli architetti di Fiume.
In seguito venne assunto nelle ferrovie di Fiume.
Dal 1919 al 1922 fu con i legionari fiumani, partecipando alle attività dello Stato Libero di Fiume.
Fu cassiere della sezione di Fiume de La Giovine Italia.
Dal 28 novembre 1928 risultò iscritto in qualità di Baumeister (costruttore edile) nell'Elenco speciale supplementare e transitorio degli architetti di Fiume.
In seguito venne assunto nelle ferrovie di Fiume.
L'esodo e l'ANVGD
Durante l'esodo delle popolazioni istriane, fiumane e dalmate, nel 1946, si trasferì a Udine con la famiglia.
Lì si interessò alla situazione degli esuli, con al Lega Fiumana, di cui fu presidente onorario e con l'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), di cui assunse la presidenza onoraria del Comitato di Udine, dopo esserne stato alla conduzione diretta dal 1948 al 1954.
Conighi morì a Udine il 5 gennaio 1972.
Il monumento a Gabriele D'Annunzio
Lì si interessò alla situazione degli esuli, con al Lega Fiumana, di cui fu presidente onorario e con l'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), di cui assunse la presidenza onoraria del Comitato di Udine, dopo esserne stato alla conduzione diretta dal 1948 al 1954.
Conighi morì a Udine il 5 gennaio 1972.
Il monumento a Gabriele D'Annunzio
Dal 1958 al 1960, Conighi si occupò, in qualità
di direttore dei lavori, della costruzione di un monumento dedicato a Gabriele D'Annunzio (1863-1938) a Ronchi dei Legionari. L'opera, su progetto dell'architetto Vincenzo Fasolo (1885-1969), venne, invece, installata a
Monfalcone, perché l'amministrazione social-comunista di Ronchi dei Legionari non la voleva.
Claudio Magris (Trieste, 1939) scrisse: "Ronchi dei Legionari non ha elevato a Gabriele D'Annunzio (1863-1938) alcun monumento, che è stato invece innalzato, forse per dispetto, dai monfalconesi a pochissimi metri dal cartello che indica il confine tra Ronchi dei Legionari e Monfalcone. 'Quis contra nos', sta scritto sul monumento".
Claudio Magris (Trieste, 1939) scrisse: "Ronchi dei Legionari non ha elevato a Gabriele D'Annunzio (1863-1938) alcun monumento, che è stato invece innalzato, forse per dispetto, dai monfalconesi a pochissimi metri dal cartello che indica il confine tra Ronchi dei Legionari e Monfalcone. 'Quis contra nos', sta scritto sul monumento".
Fonte: wikipedia
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