Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Giorgio Alessandro CONIGHI (1892-1977)


Giorgio Alessandro Conighi (Fiume, 7 giugno 1892 – Trento, 4 gennaio 1977) è stato un ingegnere italiano.


Biografia

Gioventù

Conighi nacque a Fiume.

È ricordato, quale laureato in ingegneria, in qualità di Ufficiale superiore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Fin da ragazzo, assieme ai fratelli, partecipò attivamente al circolo politico irredentistico La Giovine Fiume, che si ispirava a Giuseppe Mazzini (1805-1872).

A diciotto anni, assieme ad altri nove fiumani, venne processato per alto tradimento dalla Corte d'assise di Graz; era il 10 dicembre 1910.

Studiò a Fiume e si poi laureò in ingegneria civile.


Volontario nella Grande Guerra

Volontario negli Alpini nella Prima guerra mondiale, dovette cambiare nome in Giorgio Dilenardo, per sfuggire alla forca austriaca. Si legge sulla stampa friulana che il soldato volontario negli alpini Giorgio Conighi, nato a Fiume (Ungheria) ha ricevuto un encomio solenne.

Nel 1918 ricevette anche una Medaglia di Bronzo e la Croce di Guerra.

Nel 1919 fu legionario a Fiume, con i fratelli Carlo Leopoldo (1884-1972)Cesare Augusto (1895-1957), mentre il padre, l'ingegnere Carlo Alessandro Conighi, era uno dei consiglieri di Gabriele D'Annunzio (1863-1938) nella Reggenza del Carnaro.

Dal 1924 al 1940 assunse il comando del Corpo dei Pompieri di Fiume.

Nel 1941 si occupò del 95° Corpo Cattaro, del 96° Corpo Spalato e del 97° Corpo Lubiana.

Dopo l'8 settembre 1943 aderì alla RSI. e seguì il Comando dei Pompieri di Trieste.

L'occupazione titina di Trieste e l'esodo

Nel maggio 1945, a Trieste, i titini presero a cannonate la sua abitazione, perché si era rifiutato di esporre la bandiera rossa nella caserma dei pompieri, dove lavorava. Poco dopo venne arrestato dagli jugoslavi e recluso nel carcere del Coroneo. Liberato dopo trenta giorni di prigionia, scelse, come molti, l'esodo, abbandonando la terra natale.

Nel dopoguerra divenne comandante dei Vigili del Fuoco di Trieste e di Trento.

Nell'aprile 1959, venne incaricato dall'amministrazione di occuparsi della costruzione di un monumento dedicato a Gabriele D'Annunzio (1863-1938) a Ronchi. L'opera, su progetto dell'architetto Vincenzo Fasolo (1885-1969), venne realizzata in realtà sul territorio del Comune di Monfalcone, e la direzione dei lavori venne affidata al fratello, l'architetto Carlo Leopoldo Conighi (1884-1972). Il monumento venne  inaugurato il 30 ottobre 1960.

Fonte: wikipedia

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