Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Giani STUPARICH (1891-1961)


Giani Stuparich (Trieste, 4 aprile 1891 – Roma, 7 aprile 1961) nacque a Trieste, all'epoca ancora parte dell'Impero austro-ungarico, il 4 aprile 1891 da padre lussignano, Marco Stuparich, e da madre triestina, Gisella Gentilli.

Iscritto presso l'Università di Praga si trasferì dopo un anno, come altri intellettuali triestini tra cui Scipio Slataper (1888-1915), all'Università di Firenze dove si laureò nell'aprile 1915 in letteratura italiana con una tesi su Niccolò Machiavelli.

Allo scoppio della Prima guerra mondiale, si arruolò come volontario e divenne Sottotenente nel 1° Reggimento dei Granatieri di Sardegna, insieme al fratello Carlo e all'amico Scipio Slataper (1888-1915). Combattè prima sul Carso presso Monfalcone e poi sul monte Cengio. Ferito due volte, venne fatto prigioniero, e internato in successione in cinque campi di concentramento austriaci.

Tornò a Trieste nel 1918 e dal 1921 al 1941, insegnò come professore di italiano al liceo Dante Alighieri.

Durante il Regime Fascista rifiutò la tessera del Partito e non prese parte ad alcuna manifestazione.

Nel 1944 viene internato insieme alla moglie e alla madre nella Risiera di San Sabba, ma venne rilasciato dopo una settimana grazie all'intervento del vescovo Antonio Santin e del prefetto di Trieste, Bruno Coceani.

Nel secondo dopoguerra alternò la professione di giornalista a quella di scrittore impegnandosi politicamente sia in conferenze e dibattiti, sia partecipando a presentazioni e convegni letterari anche in onore di scrittori celebri, uomini d'impegno politico e civile, tanti dei quali erano suoi amici: Umberto Saba (1883-1957), Virgilio Giotti (1885-1957), Biagio Marin (1891-1985), Piero Calamandrei, Guglielmo Reiss Romoli.

Come giornalista collaborò dal 1932 al 1955 ai quotidiani La Stampa di Torino e dal 1954 al 1960 a Il Tempo di Roma.

Come uomo politico scrisse numerosi articoli sulla questione di Trieste e della Venezia Giulia.

Morì a Roma il 7 aprile 1961.

Fonte: wikipedia

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