Storia del Friuli-Venezia Giulia - 1° luglio 1916: la "Decimazione di Cercivento"


Dietro al cimitero di Cercivento, in provincia di Udine, c'è un piccolo cippo in pietra con una targa in ottone, quattro nomi e il Tricolore. E' un monumento unico in Europa perché è dedicato a quattro soldati formalmente "traditori".

Questo fatto è passato alla storia come la decimazione di Cercivento e i quattro soldati come i fucilati di Cercivento.

Nel giugno del 1916 alla 109° Compagnia del Battaglione Monte Arvenis, composta in maggioranza da giovani della Carnia, venne ordinato di conquistare la cima due del Cellon, il picco sovrastante Passo di Monte Croce Carnico (1.360 m).

Alla Compagnia venne dato l'ordine di attaccare in pieno giorno le postazioni austriache che si trovavano a quota 2200.

Gli 80 alpini si rifiutarono di eseguire l'ordine e proposero un piano alternativo ai loro comandanti: chiesero di sferrare l'attacco di notte per essere protetti dalle nebbie, chiesero fuoco di copertura italiano e di utilizzare non gli scarponi, che avrebbero fatto rumore, ma gli scarpèts, le tipiche calzature friulane con la suola in tessuto.

Essendo di quei posti, conoscevano bene i rischi di un attacco frontale in quella posizione. E, probabilmente, all'inizio della Prima guerra mondiale avevano rifiutato, a loro rischio e pericolo, di arruolarsi con gli austriaci.

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Nico PEPE (1907-1987)


Nico Pepe (Udine, 19 gennaio 1907 – Udine, 13 agosto 1987) è stato un attore e regista teatrale italiano. Nella parte finale della carriera è stato attivo anche in televisione.

È stato anche critico teatrale e doppiatore cinematografico dell'attore Carlo Pisacane ne I soliti ignoti.

Attore del Piccolo Teatro di Milano, è stato interprete in carriera di circa centotrenta film e al suo nome è stato intitolata la Civica Accademia d'Arte Drammatica "Nico Pepe" di Udine.


Nico Pepe
(di sconosciuto - Cineguida 54)
Fonte immagine: Wikipedia

Biografia

Ha debuttato in teatro come ultimo generico nel 1930 nella compagnia di Ruggero Lupi e Paola Borboni.

Due anni dopo era primo attore brillante con Ruggero Ruggeri. Per il teatro di varietà è stato interprete in Che ti sei messo in testa?. Divenuto interprete di classici del teatro, ha lavorato poi nelle compagnie di Antonio Gandusio e Peppino De Filippo oltre che in quella di Sergio Tofano, Giuditta Rissone e Vittorio De Sica.

Nel 1953 iniziò a collaborare con il Piccolo Teatro di Milano con cui dal 1959 interpretò il ruolo di Pantalone nell'Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler (1921-1997).

Fondatore e direttore del Teatro Stabile di Torino e tra i protagonisti del breve esperimento della Compagnia Stabile Città di Palermo, ha diretto anche il teatro Ateneo di Roma.

Autore di regie teatrali, a partire dal 1969 ha portato in tournée un'originale formula di teatro in miniatura articolato in conversazioni recital.

Per il cinema è stato interprete fra l'altro in Riso amaro e La donna più bella del mondo, dedicato alla figura di Lina Cavalieri, girato a fianco di Gina Lollobrigida e Vittorio Gassman.

In televisione ha partecipato a diverse trasmissioni di prosa. È stato poi traduttore ed autore di testi per il teatro e per la radio ed ha collaborato con propri articoli a riviste e quotidiani curando rubriche sul mondo teatrale.

Come studioso della materia ha tenuto lezioni sulla storia della commedia dell'arte in varie scuole di recitazione di diversi paesi, fra cui il Conservatoire d'Art Dramatique di Parigi.

Fonte: wikipedia

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Carlo TOLAZZI (Udine, 1954)


Carlo Tolazzi (Udine, 1954) è un drammaturgo italiano.


Cenni biografici

Carlo Tolazzi vive a Malborghetto fino agli 11 anni, poi la famiglia si trasferisce a Udine, dove Tolazzi frequenta il Liceo Classico Jacopo Stellini. In seguito si laurea all'Università di Trieste in lettere moderne.

Per alcuni anni, dopo aver conseguito il diploma professionale, esercita l'attività di fisioterapista.

Dal 1994 inizia la sua attività nel campo teatrale.

Vive oggi a Udine.


Attività artistica

Per due anni consecutivi, nel 1994 e nel 1995, vince il premio letterario Premi San Simon di Codroipo, di cui dal 2007 è membro della giuria.

Del 2000 è Resurequie, monologo in un atto, scritto per il Teatro Club con riferimento alle storie dei bambini nati morti a Trava di Lauco che vennero "fatti risorgere" per poter essere battezzati.

Del 2003 è il testo Prima che sia giorno, riguardante la vicenda passata alla storia come la decimazione di Cercivento (1° luglio 1916), al quale è ispirato lo spettacolo teatrale dal titolo Cercivento.

Dell'anno successivo è Chi di spada, sul maestro di scherma rinascimentale Fiore dei Liberi, conosciuto anche come Fiore de' Liberi da Premariacco (1350-1420 circa).

Nel 2006, con Giuliana Musso, scrive Indemoniate, seguono nel 2008 Portare, sulle portatrici carniche, e nel 2009 Tunnel, scritto con Fabio Alessandrini, sul tema della droga nel mondo del calcio.

Nel 2011 scrive Buone Vacanze, monologo in tre parti sulle paternità assenti.

Del 2014 sono invece Trê zovini, omaggio a Novella Cantarutti in collaborazione con Massimo Somaglino, L'eredità a Nord-Est, un omaggio a Sergio Maldini, Trieste, una città in guerra, scritto con Marko Sosič e prodotto dal Teatro Stabile del FVG e dallo Slovensko Stalno Gledališče di Trieste, e Ossa, scritto con Serena Di Blasio e Andrea Collavino.

Dal 2002 Tolazzi insegna "drammaturgia friulana" all'Accademia Nico Pepe di Udine, intitolata, appunto, all'attore e regista teatrale Nico Pepe (1907-1987).

Fonte: wikipedia

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - ERTO E CASSO, PN


Erto e Casso è il comune più occidentale della regione, in provincia di Pordenone, al confine con quella di Belluno.

E' situato nella Valle del Vajont e fa parte dell'Associazione Borghi Autentici d'Italia.

È divenuto tristemente famoso per il disastro del Vajont: il 9 ottobre 1963 una enorme frana cadde dai fianchi del monte nel lago artificiale sottostante e facendo straripare l'acqua oltre la diga del Vajont, distruggendo diverse frazioni del comune e Longarone, in provincia di Belluno. I morti nella valle furono oltre 1900.




Visualizza Erto e Casso in una mappa di dimensioni maggiori



CURIOSITA'

Personalità legate ad Erto e Casso
Mauro Corona - Baselga di Piné (TN), 9 agosto 1950 (letteratura, scultura, sport)

Sport
Per rendere omaggio alle vittime del disastro del Vajont, il 15 maggio 2013 il comune di Erto e Casso ha ospitato l'arrivo della 12° tappa del Giro d'Italia


FRAZIONI E LOCALITA' DI ERTO E CASSO
Frazioni: Erto (sede comunale), Casso
Località: Forcai, Pineda, San Martino, Val da Pont

Storia del Friuli-Venezia Giulia - La Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera


La Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera, chiamata per semplicità Confinaria e articolata in cinque legioni, era una delle 6 Milizie Speciali della Guardia Nazionale Repubblicana, la forza armata istituita in Italia dalla Repubblica Sociale Italiana (RSI).


Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera
(di Jose Antonio - Vecchia rivista pubblicata negli anni '60)
Fonte immagine: Wikipedia


Venne costituita con i reparti provenienti dalla Milizia Confinaria, milizia speciale della disciolta Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN).

Fonte: wikipedia

C'era una volta... - Stazione di Gorizia Meridionale (1920)


Cartoline d'epoca della Stazione di Gorizia Meridionale (Gorizia1920)


Stazione Centrale - Gorzia - 1920
- esterno -
(di sconosciuto)
Fonte immagine: Wikimedia Commons




















Stazione Centrale - Gorzia - 1920 (2)
- interno -
(di sconosciuto)
Fonte immagine: Wikimedia Commons





















C'era una volta... - Manifestazioni pro-Jugoslavia a Gorizia (1946)


Gorizia2
Manifestazioni pro-Jugoslavia a Gorizia,
 in occasione della visita della Commissione Alleata (1946)
(di sconosciuto - http://confine.todm.it/museum/4/gallery/)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

C'era una volta... - Manifestazioni pro-Italia a Gorizia (1946)


Manifestazioni pro Italia a Gorizia,
in occasione della visita della Commissione Alleata (1946)
(di ignoto - www.leganazionale.it)
Fonte immagine: Wikipedia

C'era una volta... - Partigiani italiani e sloveni sfilano a Gorizia (1° maggio 1945)


Gorizia1maggio45
Partigiani italiani e sloveni sfilano in Via Roma, a Gorizia (1° maggio 1945)
(di sconosciuto)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

C'era una volta... - Una scuola di Trieste, durante il TLT (1947-1954)


School in Trieste during TLT
Una scuola di Trieste,
durante il Territorio Libero di Trieste (1947-1954)
(di sconosciuto - Collezione privata)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

C'era una volta... - Squero del Canal Grande di Trieste (1960 circa)


Squerocanale
Squero del Canal Grande di Trieste (1960 circa)
Cartolina d'epoca
Fonte immagine: Wikimedia Commons

C'era una volta... - Partenza da Trieste dei migranti provenienti dall'Austria-Ungheria (tra il 1903 e il 1909)


Partenza da Trieste dei migranti provenienti dall'Austria-Ungheria su una nave, forse il piroscafo SS Slavonia (tra il 1903 e il 1909)


AustroAmericana Auswanderer
(di sconosciuto)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

AustroAmericana Auswanderer2
(di sconosciuto)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


C'era una volta...
Foto del gruppo fb TRIESTE CHE NON C'E' PIU'

Storia del Friuli-Venezia Giulia - Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN)


La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), spesso genericamente identificata con la locuzione camicie nere a causa delle camicie di colore nero adottate quale parte della divisa, è stato un corpo di polizia civile ad ordinamento militare, dell'Italia Fascista.


CCNN 1941
(di Arturolorioli - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


La sua fondazione avvenne per Decreto Legge il 28 dicembre 1922, convertito in Legge il 16 gennaio 1923, nemmeno due settimane dopo essere stata proposta durante una riunione informale dei massimi dirigenti fascisti, quella che sarebbe diventata il Gran Consiglio del Fascismo.

Inizialmente pensata come milizia ad uso esclusivo del Partito Nazionale Fascista (PNF) (rispondeva solo al Presidente del Consiglio ed a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l'obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo con la "costituzionalizzazione" del Fascismo e con un evidente contrasto con l'esercito del Regno d'Italia, perse la sua esclusività nei compiti e finì col mescolarsi quasi del tutto con il Regio Esercito italiano, con l'eccezione di qualche compito puramente formale.

Fonte: wikipedia

Storia del Friuli-Venezia Giulia - La Milizia Confinaria


La Milizia Confinaria era una specialità della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), nata il 22 novembre 1926.



Fregio della Milizia Confinaria
(di Jose Antonio - vecchia rivista pubblicata negli anni '60)
Fonte immagine: Wikipedia

Storia

Allo scopo di assicurarsi assoluta fedeltà nei compiti di polizia politica, il Capo del Governo dispose che a tutti i servizi di vigilanza, di vedetta e di posto fisso lungo il confine dovesse provvedere esclusivamente la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) con i comandi autonomi e con la responsabilità proprie, costituendo appositi reparti mediante arruolamenti volontari con vincoli speciali a ferme determinate. Con tali nuovi reparti sorse la Milizia Confinaria, alla quale venne affidata la sorveglianza diretta delle zone immediatamente adiacenti alla linea di frontiera, con il compito di assicurare che nessun valico, o colle, o accesso, per quanto malagevole, potesse sfuggire al controllo e consentire il transito clandestino del confine.

Per assolvere a questo compito la Milizia Confinaria dovette insediarsi in alta montagna ed organizzarsi.

Il reclutamento veniva fatto solamente tra le popolazioni di montagna e tra gli elementi pratici della linea di confine ed abituati alle difficoltà e ai pericoli delle regioni alpestri.

Inoltre i componenti della Milizia, dal luogotenente ispettore della specialità confinaria al milite, erano scelti fra elementi di sicura fede fascista.

In tempo di Guerra, la Milizia Confinaria avrebbe rappresentato un'ottima ed addestrata truppa di copertura.

Dopo l'Armistizio di Cassibile (8 settembre 1943), le cinque legioni della Milizia Confinaria confluirono nella costituenda Guardia Nazionale Repubblicana di Frontiera.


Alcuni Ordine di battaglia del 1925:


- 55ª Legione "Friulana" - Gemona
- 58ª Legione "San Giusto" - Trieste
- 59ª Legione "Carso" - Trieste
- 61ª Legione "Carnaro" - Fiume
- 62ª Legione "Isonzo" - Gorizia
- 107ª Legione - Zara

Fonte: wikipedia

Storia del Friuli-Venezia Giulia - La Guardia alla Frontiera (G.a.F)


La Guardia alla Frontiera (G.a.F.) è stato un corpo militare del Regio Esercito italiano, dal 1934 alla fine della Seconda guerra mondiale, con il compito di difendere le frontiere dell'Italia.

Venne istituito il 28 aprile 1937 con il Regio Decreto n.833.


Guardia alla Frontiera emblema
Lo stemma della G.a.F.
(nello spazio giallo in mezzo
vi era il numero del settore di copertura)
(di Gigillo83 - RegalTorino.com/GaF)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Storia

La difesa dei confini dell'Italia era affidata prima degli anni '30 a Guardia di Finanza, Carabinieri e Milizia Confinaria, costituita nel 1927, da una diramazione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN).

Il 4 dicembre 1934 venne costituito un corpo militare apposito, la Guardia alla Frontiera, che comprendeva reparti di genio, artiglieria e fanteria.

Alla G.a.F. vennero quindi affidati circa un migliaio di bunker del Vallo Alpino.

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - I numeri della Tombola triestina


Tombola
Fonte immagine: Wikimedia Commons


1 - El lulek
2 - Mi e ti andemo a Servola sotto la pergola
3 - Se mi corro no me ciapè
4 - Va a Roian
6 - Va a Barcola
8 - Va in condoto
9 - Va a San Giovani
10 - Deci coco (el cinesin del mercato)
11 - Le braghe dei schiavi... al prà del gobbo
12 - Una dozina
13 - Qualchedun xe fortunà
14 - Tete + tete = (la Lollobrigida)


C'era una volta...
Foto del gruppo fb TRIESTE CHE NON C'E' PIU'


17 - La disgrazia
18 - ...va in casin
30 - De polenta
40 - Hai... 22 (vin ti do)
47 - Morto che parla
69 - Su e zo pe'l corso
77 - Le gambe de le bele donette
87 - Bevi acqua
90 - La galina canta

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Il Pal Piccolo (1.866 m s.l.m.)


Il Pal Piccolo è una montagna delle Alpi alta 1.866 m.

Si trova in prossimità del Passo di Monte Croce Carnico (1.360 m), nella frazione di Timau.

Pal nella lingua di Timau, una delle isole linguistiche tedesche in Friuli, significa pascolo ripido privo di alberi e arbusti.


Il Pal Piccolo durante la Prima guerra mondiale

Sebbene sia una cima secondaria, deve la sua importanza ai combattimenti lì avvenuti durante la Prima guerra mondiale.


Alpini travolti da una valanga sul Pal Piccolo
(di Alpino Friulano)
Fonte immagine: Wikipedia


Oggi sulla cima del monte è allestito un museo all'aperto, dove è possibile visitare i resti delle trincee e dei baraccamenti usati dalle truppe italiane ed austo-ungariche durante il conflitto.


KleinerPal fortifications1914-1918 Karnische
Resti di fortificazioni sulla cima del Pal Piccolo
(di Herzi Pinki - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Il Passo di Monte Croce Carnico (1.360 m)


Il Passo di Monte Croce Carnico (Plöckenpass in tedesco) (1.360 m), si trova nel comune di Paluzza.

È uno stretto e profondo intaglio aperto tra le pareti della Creta di Collinetta (2.238 m) a ovest e del Pal Piccolo (1.866 m) a est, e collega l'Italia all'Austria.


Descrizione

La strada che arriva al Passo sale dal paese di Timau, e scende, in alcuni punti con forte pendenza, verso il paese di Mauthen, in Austria, nella valle del Gail.

Il confine tra Italia ed Austria si trova proprio in cima al passo.


Plöckenpass 02
Il confine sul Passo Monte Croce Carnico
(di Kit36a)
Fonte immagine: Wikimedia Commons



Storia

Frequentato sino dall'antichità, come testimoniano i ritrovamenti di antiche monete romane e la presenza, nelle immediate adiacenze, di 3 iscrizioni romane, le cime che sovrastano il Passo (Creta di Collinetta, Pal Piccolo, Pal Grande, Freikofel) sono tristemente famose in quanto zone di aspri combattimenti nel corso della Prima guerra mondiale, come testimoniano le fortificazioni tutt'ora presenti.

Tra i due conflitti mondiali vennero inoltre qui costruite diverse opere fortificate appartenenti al cosiddetto Vallo Alpino Littorio, in parte riadattando vecchie opere risalenti alla Prima guerra mondiale, in parte ex-novo.

Queste fortificazioni sono state utilizzate in un secondo momento dall'Esercito Italiano, e dismesse nei primi anni Novanta dello scorso secolo.

Fonte: wikipedia

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Il Passo di Pramollo (1.530 m)


Il Passo di Pramollo, (Nassfeldpass o Nassfeldsattel in tedesco), è un valico alpino posto a quota 1.530 m che collega l'Italia e l'Austria.

La strada sale tortuosa da Pontebba, nel Canal del Ferro, e scende quindi verso il paese di Tröpolach in Austria, nella valle del Gail.

Il confine tra l'Austria e il Friuli-Venezia Giulia si trova proprio in cima al Passo.


La chiesa sul confine Italo-Austriaco
La Chiesetta sul confine
(di Giorgione62 - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Österreich Italien Grenze
Cippo di confine tra Italia e Austria
(di Fxp42 - Opera propria)
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Il Passo parte del comune di Pontebba, in provincia di Udine.

In entrambe le lingue italiana e tedesca il toponimo allude all'antica presenza di zone paludose sul valico (Pramollo = "prato mollo"; Nassfeld = "campo bagnato" o "campo fradicio"), in prossimità del quale si trova oggi un laghetto alpino.

Il Passo di Pramollo è una località sciistica, con gli impianti prevalentemente dalla parte austriaca, ed è il più grande comprensorio sciistico della Carinzia, con i suoi 110 km di piste e 30 impianti.

Alcuni impianti di risalita rimangono in funzione anche nella stagione estiva come collegamento con le vette circostanti.


Eventi, fiere feste e sagre

Nella prima domenica di agosto si svolge la tradizionale Festa dell'Amicizia Friuli/Carinzia organizzata dal comune di Pontebba e Hermagor.


CURIOSITA'

Cinema

Fonte: wikipedia

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - Il Passo del Predil (1.156 m)


Il Passo del Predil o Passo di Predil (1.156 m) è un valico alpino situato nelle Alpi Giulie in prossimità del confine tra Italia e Slovenia.



Passo predil
Passo di Predil (1.156 m)
(di Vonmallek)
Fonte immagine: Wikimedia Commons



È uno dei pochi passi alpini politicamente invertiti rispetto alla loro geografia naturale: il lato amministrativamente sloveno è infatti quello facente parte della regione fisica italiana, mentre quello opposto appartiene allo Stato italiano pur ponendosi sul versante estero dello spartiacque.


Storia

Il passo era già noto ai romani dal III secolo a.C.

È uno dei passaggi ipotizzati come punto di ingresso dei Longobardi in Italia durante la grande invasione condotta da Alboino nella primavera del 568.

Fu teatro di combattimenti nelle campagne napoleoniche del 1796, del 1805 e del 1809 e durante la Prima guerra mondiale.

Fino al 1918 era completamente in Austria-Ungheria, poi dal 1918 al 1947 divenne confine tra la provincia di Udine e la provincia di Gorizia.

Dopo il passaggio di gran parte della provincia di Gorizia alla Jugoslavia, diventò per la prima volta un passo di confine, dal 1991 con la Slovenia.

Fonte: wikipedia

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - La RETE STRADALE


Rete stradale d'interesse regionale

SR 13 Pontebbana raccordo - Tarvisio-Tarvisio - 0,96 km
SR 55 dell'Isonzo - San Giovanni di Duino-Sablici - 2,922 km
SR 56 di Gorizia - Udine-Gorizia - 31,3 km
SR 58 della Carniola - Trieste-Fernetti - 9,51 km
SR 251 della Val di Zoldo e Val Cellina - Chions-Erto - 87,11 km
SR 252 di Palmanova - Codroipo-Gradisca d'Isonzo - 44,948 km
SR 305 di Redipuglia - P.te Judrio-Ronchi dei Legionari - 13,8 km
SR 351 di Cervignano - Cervignano del Friuli-Gorizia - 23,487 km
SR 352 di Grado - Udine-Grado - 40,416 km
SR 353 della Bassa Friulana - Udine-Muzzana del Turgnano - 28,5 km
SR 354 di Lignano - Crosere-Lignano - 14,8 km
SR 355 di Val Degano - Villa Santina–Forni Avoltri - 31,735 km
SR 356 di Cividale - Magnano in Riviera–Cormons - 46,15 km
SR 409 di Plessiva - Cormons–Plessiva - 4,744 km
SR 463 del Tagliamento - Gemona del Friuli–Cordovado - 47,7 km
SR 464 di Spilimbergo - Maniago–Udine - 45,47 km
SR 465 della Forcella Laverdet e di Valle San Canciano - F.lla Lavardet–Sutrio - 39,204 km
SR 512 del Lago di Cavazzo - Tolmezzo–Gemona del Friuli - 22,02 km
SR 518 di Devetachi - Devetachi–Valico di Devetachi-Slovenia - 0,97 km
SR 519 di Jamiano - Jamiano–Valico di Jamiano-Slovenia - 1,583 km
SR 552 di Passo Rest - Bivio Priuso–Bivio Sequals - 50,04 km
SR 646 di Uccea - Tarcento–Valico di Uccea - 25,3 km
SR 177 Piandipan-Sequals - Piandipan–Sequals - 26,673 km
NSA 117 di Gorizia - Gorizia–Lucinico - 3,81 km

La denominazione di queste strade passa da strada statale a strada regionale.