Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - SOCCHIEVE, UD






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CURIOSITA'

Personalità legate a Socchieve
Gianfranco del Zotto, noto come Gianfrancesco da Tolmezzo - Socchieve, 1450 – 1511 (pittura)


FRAZIONI E LOCALITA' (o BORGATE) DI SOCCHIEVE:
Frazioni: Dilignidis, Feltrone, Lungis, Mediis (sede comunale), Nonta, Priuso, Socchieve, Viaso
Località (o borgate): Chiamesans, Siega

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Tito AGUJARI (1834-1908)


Tito Agujari (o Aguiari) (Adria, 25 aprile 1834 – Trieste, 2 novembre 1908) è stato un ritrattista italiano e pittore di storia.


Biografia

Nacque ad Adria il 25 aprile 1834, da Leopoldo e Laura Tretti.

Conseguì il diploma di professore di Disegno all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Vinse il  concorso per la Scuola Tecnica Comunale di Trieste e quindi si trasferì svolgendo l'attività di insegnante e direttore. Durante i trent'anni di docenza, annovererà tra i suoi allievi Guglielmo Oberdan (1858-1882) ma anche il proprio fratello minore Giuseppe (1843-1885).

Apprezzato ritrattista e pittore di storia, ebbe tra i suoi committenti le migliori famiglie triestine; ricordiamo i ritratti della famiglia Tretti, del Barone Pasquale Revoltella (1795-1869) e del Barone Alfredo Morpurgo (Ritratto di Marco Antonio Morpurgo fanciulloMuseo Morpurgo di Trieste, salotto rosso).



Pasquale Revoltella
Ritratto di Pasquale Revoltella (1862)
Museo Revoltella, salotto verde
(di Tito Agujari)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


A ventitrè anni, mentre probabilmente studiava a Venezia, dipinse la pala raffigurante San Carlo Borromeo tra sant'Antonio da Padova e San Francesco da Paola, sulla quale lasciò la firma e la data 1857 (Chiesa Arcipretale di Papozze RO, terzo altare a destra). Nel 1901 dipinse un Sant'Antonio da Padova per la chiesa di Sant'Andrea della Pia Casa del Ricovero di Adria, dove però non è stato rinvenuto.

Fonte: wikipedia

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Guglielmo OBERDAN (1858-1882)


Wilhelm Oberdank, italianizzato in Guglielmo Oberdan (Trieste, 1° febbraio 1858 – 20 dicembre 1882), è stato un patriota ed esponente dell'irredentismo italiano.



Gugliemo Oberdan
da La Lettura - Rivista mensile del Corriere della Sera
Anno XVI - N.2 - Febbraio 1916 - pag.134
Fonte immagine: wikipedia


Biografia

Wilhelm Oberdank era figlio illegittimo di Josepha Maria Oberdank, una domestica e cuoca di origine slovena di Gorizia e del soldato veneto Valentino Falcier, arruolato nell'esercito dell'Impero austro-ungarico. Quando il padre abbandonò la madre, questa si sposò con un altro uomo, Franz Ferencich, un facchino del porto con quattro figli, che non riconobbe Wilhelm e che quindi mantenne il cognome della madre.

Da ragazzo italianizzò il proprio nome e cognome in Guglielmo Oberdan per rivendicare la propria italianità.

Si distinse nelle attività scolastiche frequentando la scuola elementare italiana e nel 1869-1970 la Civica Scuola Reale Superiore, una scuola per borghesi. In questi anni iniziò a leggere molto, concentrandosi su alcuni scrittori, come Voltaire, Montesquieu e Mazzini, che ne influenzarono la vita.

Nel 1877, grazie ad una borsa di studio del Comune di Trieste, poté iscriversi al Politecnico di Vienna. Trovò un alloggio economico nella casa di una vedova presso Loiusengasse, sulla Wieden.

Ben presto divenne una figura-guida tra gli studenti italiani, e durante una festa organizzata da alcuni studenti polacchi, definì la Polonia "sorella dell'Italia nella sfortuna". Nel marzo dell'anno seguente, però, poiché l'Austria aveva proclamato la mobilitazione per occupare militarmente la Bosnia e l'Erzegovina, come era stato deciso nel Congresso di Berlino, ricevette la chiamata alle armi e dovette interrompere gli studi. Venne assegnato al 22° Reggimento di Fanteria Freiherr von Weber.

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Pasquale REVOLTELLA (1795-1869)


Pasquale Revoltella (Venezia, 1795 – Trieste, 8 settembre 1869) è stato un imprenditore ed economista italiano.

Nacque a Venezia da una famiglia di commercianti di carni che nel 1797 si trasferì a Trieste dopo la caduta della Repubblica.

Nel 1835 fondò una ditta per le importazione di legnami e granaglie che si affermò rapidamente, raggiungendo in breve tempo una certa disponibilità finanziaria che gli consentì di acquisire diverse partecipazione in molte società triestine. Fu uno dei primi azionisti delle Assicurazioni Generali e Consigliere d'Amministrazione del Lloyd Austriaco. Lavorando in quest'azienda diventò amico del Barone Carlo Ludovico von Bruck (1798-1860), uno dei fondatori e presidente della società di navigazione e futuro Ministro del Commercio e delle Finanze austriache.



Pasquale Revoltella
Ritratto di Pasquale Revoltella (1862)
Museo Revoltella, salotto verde
di Tito Agujari (1834-1908)
Fonte immagine: Wikimedia Commons


Forte fu il suo impegno per l'apertura del Canale di Suez, ritenuto determinante per lo sviluppo economico di Trieste, strettamente legato ai traffici marittimi. Per il contributo determinante, Revoltella venne nominato vicepresidente della Compagnia universale del Canale di Suez.

Nel 1860 venne incriminato e imprigionato dalle autorità austriache in seguito alle accuse di illeciti riguardanti le forniture date all'esercito durante la guerra con l'Italia nel 1859. Scagionato dopo poco, perse uno dei suoi massimi sostenitori, il Ministro Carlo Ludovico von Bruck (1798-1860), implicato nella vicenda, che si uccise.

Nel 1867 Francesco Giuseppe d'Austria (1830-1916) gli conferì il titolo di Barone, riabilitandolo completamente.

Morì, dopo una lunga malattia, l'8 settembre 1869 lasciando le ricchezze accumulate nella sua vita alla città di Trieste, tra cui la villa di campagna a disposizione estiva del primo cittadino di Trieste, oggi conosciuta come Villa Revoltella, e la sua casa di città, situata in Piazza Giuseppina, oggi Piazza Venezia, con tutte le opere, gli arredamenti ed i libri che essa conteneva, che dal 1872 ospita il museo che porta il suo nome.



Painting Palazzo Revoltella
Palazzo Revoltella (1865)
di Alberto (o Albert) Rieger (1834-1904) - Museo Revoltella
Fonte immagine: Wikimedia Commons

Nel 1877 venne istituita, in conformità alle sue volontà testamentarie, la Scuola Superiore di Commercio Pasquale Revolella, che costituì il primo nucleo dell'Università di Trieste come facoltà di Economia e Commercio.


C'era una volta...
Foto del gruppo fb TRIESTE CHE NON C'E' PIU'

Fonte wikipedia

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Giuseppe TOMINZ (1790-1866)


Giuseppe Tominz (Gorizia, 6 luglio 1790 – Gradiscutta, 24 aprile 1866) è stato un pittore italo-sloveno, di fama internazionale, considerato il massimo ritrattista di area goriziano-triestina dell'800.


Biografia

Gli anni giovanili e Roma

Nato a Gorizia, figlio di Ivano Tominz un commerciante italiano in ferramenta, studiò in seminario e nel contempo apprese a dipingere con un pittore suo concittadino, Carlo Kebar.

Rimasto orfano della madre Maria Anna Giacchini in giovanissima età, abbandonò la casa paterna dopo le seconde nozze di suo padre, nel 1803. 

Dopo aver girato per alcuni anni nei paesi e nelle borgate del goriziano guadagnandosi da vivere come ritrattista, nel 1808 venne notato da Maria Anna d'Austria (1770-1809), sorella di Francesco Giuseppe d'Austria (1768-1835) che, riconosciuto il talento del giovane, l'anno successivo lo inviò a Roma a perfezionarsi presso la bottega di Domenico Conti Bazzani, artista mantovano che risiedeva da tempo nella città papale.

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Carlo DE MARCHESETTI (1850-1926)


Carlo De Marchesetti, più noto come Carlo Marchesetti, ma anche, nella variante tedesca Carl von Marchesetti (Trieste, 17 gennaio 1850 – 1° aprile 1926), è stato un archeologo, paleontologo e botanico.


Biografia

Dopo la laurea in medicina, conseguita a Vienna nel 1874, tornò nella città natale, dove, appassionandosi di botanica, diventò discepolo di Muzio de Tommasini (1794-1879).

Nel 1876, sempre a Trieste, venne nominato direttore del Civico Museo di Storia Naturale, carica che mantenne per oltre 40 anni.

Nel 1903 venne nominato anche direttore dell'Orto botanico, il quale, una volta annesso al Museo di Storia Naturale, assunse una fisionomia moderna e un prestigio scientifico di primo livello. In effetti, il botanico triestino curò particolarmente la flora della regione, selezionando le specie peculiari ed inviando una scelta dei loro semi negli orti botanici più importanti d'Europa. A lui, peraltro, è intitolata la Campanula marchesettii.

Parallelamente alla botanica, la sua attività di ricerca si rivolse anche all'archeologia, offrendo un contributo essenziale alle prime indagini sulla preistoria e sulla protostoria sia della Venezia Giulia che dell'Istria. Nel corso dei suoi numerosi scavi, ad esempio all'interno della grotta dell'Orso, rinvenne, infatti, significativi reperti paletnologici (pietre, argille, metalli) e paleontologici (resti di fauna) che sono ancora oggi conservati nei musei civici triestini soprattutto nel Museo di Storia Naturale.

Inoltre, a Marchesetti si deve il primo contributo scientifico sulla storia dei castellieri, in seguito ad una serie di campagne di scavo e di ricognizione svolte, tra il 1883 e il 1892, nell'Isontino e in Istria, i cui esiti comparvero in numerose memorie pubblicate, prevalentemente, sul Bollettino della società Adriatica di Scienze naturali.

Non è un caso, del resto, che dei dodici castellieri presenti sul territorio di Duino-Aurisina il più noto di essi sia proprio il Castelliere Carlo De Marchesetti, a lui dedicato.

Fonte wikipedia

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Raimondo TOMINZ (1822-1906)


Raimondo Tominz (Gorizia, 1822 – Trento, 1906) è stato un musicista, botanico ed entomologo italiano.


Biografia

Secondogenito di Giuseppe, celebre pittore goriziano (1790-1866), Raimondo si dedicò fin da giovanissimo allo studio del pianoforte e alla composizione musicale. Tuttavia, per quanto egli continuasse a dedicarsi alla musica, la sua notorietà gli deriverà dall'attività di ricerca e sperimentazione, nei campi dell'entomologia e, soprattutto, della botanica, con particolare riferimento alle Spermatofiti, all'interno del orto botanico di Trieste.

Ispettore delle pubbliche piantagioni e presidente della Società di orticoltura di Trieste, le sue ricerche si concentrarono, nella seconda metà del XIX secolo, sull'allevamento dei bachi da seta, in particolare sul Bombice dell'ailanto, che gli valsero diverse segnalazioni internazionali, fra le quali quelle dell'entomologo francese Félix Édouard Guérin-Méneville, a cui peraltro Tominz dedicherà una polka. In tal senso è del 1863 il suo saggio sull'allevamento del Bombix cynthia, un lepidottero della famiglia dei Saturniidae, cui si affiancherà poco dopo il tentativo di allevamento dell'Antherea yamamai, della medesima famiglia, tutte specie, le predette, originarie dell'estremo oriente e, in particolare, del Giappone.

Nel 1877, Tominz curò la pubblicazione, assieme al botanico Muzio de' Tommasini (1794-1879), fondatore e nume tutelare dell'orto botanico triestino, del primo catalogo dell'istituzione, dal titolo Delectus seminum quae Hortus Botanicus tergestinus pro mutua communicatione offert, tuttora esistente, in cui vennero registrate e offerte ad enti analoghi 254 specie di piante. Due anni più tardi, con la morte di Tommasini (1794-1879), gli venne affidata l'amministrazione dell'orto botanico, che nel 1881 conterà, al suo interno, ben 1.273 specie fra piante officinali e peculiari della flora della Venezia Giulia e contermini.

Nel 1903 sarà al fianco di Carlo De Marchesetti (1850-1926), direttore del museo civico di Storia Naturale, nella trasformazione, a livello istituzionale, dell'orto botanico.

Fonte wikipedia

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - La Strada di Osimo (NSA 55/R2-402): Solkan/Salcano-Podsabotin/Poggio San Valentino, SLO


La Strada di Osimo, in sloveno Osimska cestaè il nome con cui è comunemente conosciuta la strada che collega le località slovene di Solkan/Salcano e Podsabotin/Poggio San Valentino, attraverso il territorio italiano.





La costruzione della strada venne prevista dall'articolo 6 dell'Accordo sullo sviluppo della cooperazione economica, stipulato nel 1975 contestualmente al Trattato di Osimo, tra Italia e Jugoslavia.

Si prevedeva la sua costruzione, i cui oneri erano a carico esclusivo dell'Italia, per creare un agevole collegamento tra il Collio sloveno e la città di Nova Gorica, possibile fino a quel momento soltanto con l'attraversamento di un tratto di territorio italiano ai piedi del Monte Sabotino (609 m), evitando così la risalita della valle dell'Isonzo fino a Plave e l'ingresso da nord nel Collio.

La strada venne completata nel 1985 con la costruzione del ponte sull'Isonzo e, come da accordo, è sotto il controllo delle autorità di polizia slovene anche nel tratto di circa 1,6 km che si trova in territorio italiano, gestito anch'esso dalla Direkcija Republike Slovenije za ceste (Agenzia slovena delle strade).

Secondo l'accordo del 1975 tra Italia e Jugoslavia, il tratto italiano è assegnato al controllo jugoslavo per 25 anni, e successivi periodi di dieci anni, rinnovati tacitamente a meno di richiesta da farsi almeno due anni prima della scadenza del periodo.

Alla strada è stato attribuito il numero R2-402 nella numerazione ufficiale slovena mentre secondo la numerazione dell'ANAS la strada è la NSA 55.

Fonte: wikipedia

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Cesare DELL'ACQUA (1821-1905)


Cesare Dell'Acqua (Pirano d'Istria, 22 luglio 1821 – Bruxelles, 16 febbraio 1905) è stato un pittore italiano.

Dopo aver compiuto i primi studi a Capodistria, dal 1833 fu a Trieste e dal 1842 al 1847 frequentò l'Accademia di belle arti di Venezia.

Dal 1848 fu a Bruxelles nello studio di Louis Gallait, dove si specializzò nella rappresentazione di avvenimenti storici.




Tra il 1852 e il 1877 eseguì numerose opere a Trieste che lo resero famoso e richiesto. Tra queste ne ricordiamo tre esposte oggi nella sala del Castello di Miramare a lui dedicata:

L'arrivo dell'Imperatrice Elisabetta d'Austria al Castello di Miramare (1861)


C'era una volta...
Dipinti di Cesare Dell'Acqua


Nel 1873 partecipò all'Esposizione Universale di Vienna e a quella di Londra dell'anno seguente. Si susseguono inviti in ambito internazionale che lo vedranno impegnato anche oltre oceano.

Nell'ultima parte della sua vita si trasferì definitivamente a Bruxelles dove si dedicò a dipinti per illustrazioni di libri.

Fonte: wikipedia

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Marcello MASCHERINI (1906-1983)


Marcello Mascherini (Udine, 14 settembre 1906 – Padova, 19 febbraio 1983) è stato uno scultore e scenografo italiano.


Biografia

Nacque da Maria Luigia Mascarin e da padre ignoto il quale non lo riconobbè alla nascita.

Dopo una permanenza di quattro anni a Fagnigola, nel 1910 si trasferì con la madre a Trieste.

Durante la Prima guerra mondiale fu profugo a Isernia.

Tornò a Trieste solamente nel 1919 alla fine della Prima guerra mondiale. Nella città giuliana egli intraprese la strada dell'arte, in particolare quella della scultura nelle sue più svariate forme, frequentando la Scuola per capi d'arte dell'Istituto industriale A. Volta, dove si formò con Alfonso Canciani e poi con Franco Asco. Presso lo studio di quest'ultimo poté sviluppare un linguaggio più personale, lontano dalla formazione accademica che aveva inizialmente ricevuto.

Si diplomò nel 1924, e dopo una prima mostra nel 1925 con alcuni gessi al Circolo Artistico di Trieste, nel 1936 espone a Vienna, Budapest, Berna, Lienz, Sydney, Parigi, New York e San Francisco. La sua attività culminò con il conferimento del premio unico dell'Accademia d'Italia per la Scultura da parte di Benito Mussolini (1883-1945) (1940).

La sua intensa attività proseguì anche dopo la Seconda guerra mondiale.

Va ricordata anche la sua carriera da scenografo, iniziata nel 1948 e intensificata dopo un soggiorno a Parigi nel 1951 dove conobbe Boris Vian e Jean-Louis Barrault.


Mostre

Nel 2007 il Museo Revoltella di Trieste ha organizzato presso il Salone degli Incanti, l'ex Pescheria centrale, una mostra a lui dedicata.


Marcello Mascherini
Fonte immagine: Wikipedia

Alcune Opere

E' di Mascherini la scultura in pietra, rappresentante una figura femminile in piedi che, con il volto rivolto verso il cielo, sorregge il corpo di un uomo senza vita, posta all'interno del Cimitero di Sant'Anna, sulla tomba delle 6 vittime di quella che venne definita la Rivolta di Trieste, nel novembre 1953.

Nel centenario della nascita dello scrittore James Joyce (1882-1941), Marcello Mascherini ha realizzato un busto collocato nel Giardino Pubblico Muzio Tommasini di Trieste.





Intitolazioni e riconoscimenti

Marcello Mascherini ha ricevuto il San Giusto d'Oroun tradizionale riconoscimento a personaggi o realtà che si sono distinti per aver dato lustro al nome della città di Trieste in Italia e nel mondo.

Fonte: wikipedia

Scoprire il Friuli-Venezia Giulia - La SCULTURA




Domenico da Tolmezzo - Canale di Gorto, 1448 – Udine, 1507
Giovanni Antonio Agostini Udine, ? – 1631
Antonio Camaur 1875 - 1919
- Ruggero Rovan - Trieste, 1877  1965
- Romeo Rathmann - Trieste, 1888  1961
Attilio Selva - Trieste 1888 – Roma 1970
Luigi Del Bianco Le Havre, 9 maggio 1892 – New York, 20 gennaio 1969
Max Piccini - Udine, 1899 – Tricesimo, 1974
- Marcello Mascherini - Udine, 14 settembre 1906 – Padova, 19 febbraio 1983
Dino Basaldella - Udine, 1909 - 1977
- Mirko Basaldella - Udine, 28 settembre 1910 – Cambridge, 24 novembre 1969
- Pietro Sam, detto Pierino - Tiezzo frazione di Azzano Decimo, 1921 – 29 novembre 2010
Oreste Dequel - Capodistria, 17 agosto 1923 – Roma, 27 luglio 1985
Luciano Ceschia - Tarcento, 4 giugno 1925 – Udine, 4 novembre 1991
Ugo Guarino - Trieste, 27 febbraio 1927
Bruno Chersicla - Trieste, 10 ottobre 1937 - 3 maggio 2013
Mauro Corona - Baselga di Piné, 9 agosto 1950
Alfredo Pecile - Buenos Aires, 1954

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Erasmo DI VALVASONE (1523-1593)


Erasmo di Valvasone, o Erasmo da Valvason (Valvasone, 1523 – Mantova, 1593), è stato un poeta e nobile italiano.


Biografia

Non si sa molto sulla vita e sui suoi studi, se non che apparteneva alla famiglia dei conti di Valvasone.

Si presume che abbia frequentato l'Università a Venezia o a Padova dopo aver fatto i primi studi a Valvasone. Rimase orfano di padre a circa 20 anni e sposò la nobildonna Marietta Trevisan, Patrizia Veneta, dalla quale non ebbe figli.

Fino al 1592 rimase nel suo paese natale ad amministrare i proventi dei suoi feudi e a scrivere versi; in quell'anno si trasferì dai Gonzaga a Mantova, e qui morì l'anno dopo.


La pittura e il Friuli-Venezia Giulia - PARTENZA DI MASSIMILIANO E CARLOTTA DA MIRAMRE - Cesare Dell'Acqua, 1864


Autore: 
Cesare Dell'Acqua (1821-1905)

Titolo: Partenza di Massimiliano e Carlotta da Miramare




Descrizione: come era già avvenuto con il dipinto che rappresenta l'arrivo di Elisabetta d'Austria (1837-1898) al Castello di MiramareCesare Dell'Acqua (1821-1905) aveva ricevuto l'incarico di eseguirne un altro raffigurante la partenza di Massimiliano d'Austria (1832-1867) della moglie Carlotta del Belgio (1840-1927) per il Messico. Ma poiché il pittore non poteva essere presente all'evento, avvenuto il 14 aprile 1864, chiese allo storico triestino Pietro Kandler (1804-1872), che era invece presente, una descrizione della scena.

La scena dedipinto si svolge all'interno del porticciolo del Castello di Miramare. La coppia arciducale è ritratta a bordo della lancia imperiale, con bandiera issata, che li condurrà sulla fregata Novaraaddobbata con bandiere e circondata da una serie di piroscafi e pedalò, dipinta sullo sfondo a destra.

I neo imperatori del Messico, ritratti in costume, vengono calorosamente salutati da una folla festante giunta da tutta la città per festeggiare l'evento e rappresentata in basso a sinistra del dipinto.

Numerosi anche i rappresentanti le autorità civili, militari ed ecclesiastiche e le personalità della grande industria e del commercio locale.

La parte centrale della composizione rappresenta tre scialuppe in cui i marinai a bordo alzano i remi in segno di saluto.

In alto a sinistra è visibile il Castello di Miramare.

Il dipinto è stato mostrato alla Prima Esposizione della Società di Belle Arti di Trieste nel 1870.

Data: 1864

Fonte: Sala Cesare Dell'Acqua, Castello di Miramare

Tecnica/materiale: olio su tela

Dimensioni: 129 x 155 cm

Il cinema e il Friuli-Venezia Giulia - AMORE, BUGIE & CALCETTO - Luca Lucini, 2008


Amore, Bugie & Calcetto è un film diretto dal regista Luca Lucini, girato interamente a Trieste, uscito nell'aprile del 2008.




Trailer Amore, Bugie & Calcetto - 2008


Trama

Sette amici, ogni settimana, hanno un appuntamento cui non possono, e non vogliono, mancare per nessun motivo: la loro partita di calcetto. Tuttavia, nuovi avvenimenti nelle loro vite porteranno ognuno di loro a rivedere il proprio "ruolo" in campo e fuori.


SCHEDA DEL FILM

Anno: 2008
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia
Regia: Luca Lucini


Interpreti e personaggi:

- Claudio Bisio - Vittorio
- Filippo Nigro - Lele
- Claudia Pandolfi - Silvia

Fonte: wikipedia

Il cinema e il Friuli-Venezia Giulia - ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO - Matteo Oleotto, 2013


Zoran, il mio nipote scemo è un film del 2013, diretto da Matteo Oleotto. E' stato girato tra la provincia di Gorizia e la Slovenia ed è una co-produzione italo-slovena.

Il film è stato presentato alla 70° Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, nell'ambito della Settimana Internazionale della Critica, ed ha vinto il Premio del Pubblico RaroVideo.



Trailer Zoran, il mio nipote scemo - 2013


Trama

Il film narra le vicende di Paolo Bressan (Giuseppe Battiston), un uomo corpulento e quasi sempre ubriaco che abita in un piccolo paese in provincia di Gorizia, vicino al confine con la Slovenia. Bressan passa le sue giornate tra un lavoro alla locale mensa del centro anziani e la cantina dove beve in compagnia degli amici del paesello. E' ossessionato dalla ex-moglie Stefania e dal suo nuovo marito Alfio, verso cui sfoga la sua invidia con scherzi puerili e piccoli atti vandalici. All'improvviso la sua vita viene sconvolta dall'arrivo di un nipote, Zoran, che viveva con una zia slovena di Paolo, Anja Kovac. Il ragazzo è estremamente introverso, ma intelligente e colto, tanto che parla l'italiano utilizzando termini molto forbiti. Alla morte della zia, Zoran viene affidato a Paolo per alcuni giorni, in attesa di venire poi affidato ad un istituto. Durante quei giorni Paolo prima cercherà di sfruttare economicamente la grande abilità del ragazzo con il gioco delle freccette, ma la convivenza con l'adolescente, che si affaccia alla vita con le prime esperienze amorose con Anita, una ragazzina del paese, sarà l'occasione per guardare finalmente la propria vita in modo critico.

Personalità legate al Friuli-Venezia Giulia - Giuseppe BATTISTON (Udine, 1968)


Giuseppe Battiston (Udine, 22 luglio 1968) è un attore italiano.


Biografia

Attore teatrale e cinematografico, si diploma alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano; in questo periodo inizia la sua florida collaborazione col regista Silvio Soldini e partecipa al film Un'anima divisa in due. Nel cinema si impone alle simpatie del pubblico recitando nel film Pane e tulipani, dello stesso Soldini per il quale ha vinto il David di Donatello e il Ciak d'oro come miglior attore non protagonista. Partecipa anche a un altro film di Soldini, Agata e la tempesta, per cui ha avuto la nomination al David di Donatello come miglior attore protagonista. Ha anche partecipato a La bestia nel cuore di Cristina Comencini, per il quale è stato candidato al Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista.

Nel 2006 partecipa alla realizzazione di un CD e un DVD con i Radiodervish dal titolo Amara Terra Mia, che contiene oltre al videoclip del singolo che da il nome all'album, nel quale recita anche Battiston, anche la registrazione live della tournée teatrale che l'attore fa con il gruppo.

Nel 2008 e nel 2010 interpreta il Dottor Freiss nelle prime due stagioni della serie TV Tutti pazzi per amore.


Nel 2013 Giuseppe Battiston ha dato la voce al commissario Maigret, il commissario ideato da Georges Simenon, in un'antologia di audiolibri (Emons).


Filmografia

Tra gli altri suoi film ricordiamo:

Chiedimi se sono felice - Aldo, Giovanni & Giacomo, 2000
La tigre e la neve - Roberto Benigni, 2005
- Amore, bugie & calcetto - Luca Lucini, 2008
- Zoran, il mio nipote scemoMatteo Oleotto, 2013

Fonte: wikipedia